Francesco Bagnaia prova già a ripartire e promette ai suoi fans e a se stesso di tornare in pista già a Misano, nel prossimo weekend. Uscito dall’ospedale con le stampelle e uno stordimento ancora visibile nei suoi occhi per l’incidente di Barcellona da cui è uscito miracolosamente indenne – nessuna frattura dopo essere stato investito da Brad Binder – il campione del mondo vuole tornare subito in sella alla Ducati e rituffarsi nella bagarre della MotoGp, per mettersi alle spalle la grande paura. “Farò di tutto per essere a Misano e far bene”, sono state le sue prime parole. Poi Bagnaia ha aggiunto: “Al momento è difficile capire cosa sia successo, di sicuro non è stata una cosa normale”.
Un incidente che lui stesso non sa ancora spiegarsi, arrivato poco dopo la maxi caduta alla prima curva del Gp di Catalogna che ha coinvolto diversi piloti tra cui Enea Bastianini (operato a Modena per la frattura del malleolo e del metacarpo della mano sinistra), che riporta alla luce la questione sicurezza. A molti quelle immagini hanno fatto tornare alla memoria tragici incidenti. “Mi ha ricordato quello di Simoncelli. Lassù qualcuno lo ha protetto. Sono immagini paurose che hanno scosso tutti ma pecco non ci penserà più”, ha dichiarato a LaPresse Giacomo Agostini, icona del motociclismo mondiale, che ha invitato a trovare soluzioni per rendere le gare meno rischiose.
Da questa stagione c’è il doppio impegno della sprint race il sabato che anticipa la gara della domenica. Inoltre, le moto sono sempre più veloci ed è sempre più difficile superare. I pericoli riguardano soprattutto la prima staccata dopo la partenza. Per Agostini le soluzioni ci sono e lui stesso ha rivelato di averne parlato con la Dorna: “Sulla sicurezza si può fare qualcosa. La settimana scorsa in Austria con Carmelo Ezpeleta (ceo della Dorna), ho parlato di questo fattore della partenza. Una volta si partiva a spinta e si arrivava alla prima curva un pò staccati l’uno dall’altro. Ora i piloti arrivano tutti insieme e tutti vogliono frenare il più tardi possibile. Ho suggerito allora, di staccare le file della griglia di partenza, così non si arriva in 20 alla prima curva”, ha sottolineato il campione. “E’ una cosa talmente semplice e banale che non capisco perché non possa essere adottata. L’incidente potrà succedere lo stesso ma la percentuale si ridurrebbe se si arriva un po’ più sfaldati. Spero che la federazione internazionale e la Dorna valutino questi aspetti”, ha concluso Agostini.