Cultura

Festivaletteratura 2023 a Mantova, dall’omaggio a Michela Murgia alla prima escape room dedicata a Italo Calvino: il programma e gli ospiti

di Emanuele Salvato

MANTOVA – “Nell’ultimo incontro avuto con lei a Roma in luglio Michela Murgia non solo aveva confermato con gioia l’intenzione la sua presenza, ma aveva anche chiesto di aggiungere un evento dedicato ai BTS. Lei era fatta così: generosa, partecipe, impegnata e irriducibile con un’energia coinvolgente e contagiosa. Per questo la ricorderemo al Festivaletteratura di quest’anno con un evento a lei dedicato e la ricorderemo attraverso i suoi libri, come crediamo lei stessa avrebbe voluto”. A dirlo è Alessandro Della Casa della Segreteria organizzativa della rassegna letteraria mantovana, in programma dal 6 al 10 settembre con un cartellone, al solito, molto denso di appuntamenti e presenze letterarie internazionali (qui il programma completo).

L’evento in memoria della scrittrice sarda scomparsa lo scorso 10 agosto, e presente a molte edizioni della kermesse letteraria mantovana dal 2010, si terrà sabato 9 settembre alle ore 16.45 in piazza Castello. Vedrà protagonisti lo scrittore Marcello Fois, che avrebbe dovuto intervistarla nell’evento già programmato, Alessandro Giammei, professore di letteratura italiana a Yale e critico letterario e la scrittrice Bianca Pitzorno: “Tre persone – aggiunge Della Casa – che le sono state vicine in modo differenti: si partirà da Accabadora per arrivare fino al suo ultimo Tre ciotole”. La Michela Murgia social e televisiva, spiegano dal Festival in una nota “è stata spesso più conosciuta di quanto non sia stata effettivamente letta la Michela Murgia scrittrice. Abbiamo così deciso di riportare l’attenzione sui suoi libri, sulla sua scrittura, su quanto di lei resta e resterà per tutti coloro che vorranno immergersi nelle sue parole profonde, necessarie, mai banali”.

Anche quest’anno il programma è immenso con oltre 300 presenze molte della quali internazionali e di assoluto rilievo per un Festival che, giunto alla ventisettesima edizione, quest’anno si pone la sfida di “trovare le parole” giuste per raccontare quello che sta accadendo intorno a noi puntando sul dialogo, sul confronto e sull’interazione con centinaia di scrittori ed esperti pronti a fornire punti di vista e informazioni trasversali mettendo al centro la letteratura come territorio comune, ma sconfinando nella scienza, nella sociologia, nella storia e nelle arti a 360 gradi. Fra le presenze internazionali spicca quella del Premio Nobel per la letteratura 2018 Olga Tokarczuk che al Festival c’era già stata prima dell’importante riconoscimento arrivato, recita uno stralcio della motivazione, “per un’immaginazione narrativa che, con passione enciclopedica, rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita”. “Siamo felici e onorati di poter ospitare la scrittrice polacca – spiega Della Casa – che torna a Mantova con un Nobel in più e un libro (I libri di Jakub, ndr) molto interessante da presentare”.

Alla sua prima apparizione al Festivaletteratura si era fatta notare con il libro Guida il tuo carro sulle ossa dei morti che la critica aveva definito di una “leggerezza calviniana di ritmo e di forma”. Non ha vinto, almeno per il momento, il Nobel lo scrittore srilankese Shenan Karunatilaka, ma nel 2022 si è aggiudicato l’importante Man Booker Prize con Le sette lune di Maali Almeida, un noir metafisico capace di far immergere il lettore negli orrori omicidi della guerra civile dello Sri Lanka. Ma non meno interessanti si preannunciano gli eventi con l’astro nascente del noir indiano Deepti Kapoor e Pankaj Mishra, saggista e giornalista indiano considerato fra i più lucidi e brillanti analisti del suo tempo capace di ripercorrere la storia del suo paese e fornire una chiave di lettura in grado di spiegare come mai l’India abbia acquisito sempre più potere nel contesto internazionale. Da un altro continente rispetto agli ultimi due ospiti citati arriva Guadalupe Nettel scrittrice messicana amatissima, molto letta e seguita è considerata una delle esponenti più interessanti della nuova narrativa latinoamericana grazie alla sua prosa. Libri come Bestiario sentimentale e Petali confermano ciò. Al Festival presenterà il suo ultimo lavoro, La vita altrove. Molta curiosità suscita la presenza di Ken Kalfus, autore statunitense la cui cifra stilistica si pone in bilico tra romanzo storico, distopia e satira.

Dalle tinte molto distopiche il suo ultimo romanzo 2 A.M in little America dove immagina, in un futuro non molto lontano, l’America dilaniata da una cruenta guerra civile. Ci sono poi i progetti del Festival. Quest’anno spicca l’escape room dedicata a Italo Calvino nell’anno del centenario della nascita dell’autore. In particolare enigmi e indovinelli saranno incentrati sul romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore. Perché proprio questo romanzo? “Si tratta – spiega ancora Alessandro Della Casa – del suo lavoro che, più d’ogni altro, gioca con i meccanismi della creazione narrativa e l’esperienza della lettura. Quanto mai adatto per la prima escape room del Festivaletteratura”. Intorno a Calvino si svilupperanno incontri, ma anche sale tematiche con libri, documenti, recensioni e interviste video. Fra le novità di quest’anno meritano una citazione i dj set letterari in piazza Alberti realizzati in collaborazione con Radio Raheem di Milano. “L’idea – conclude Della Casa – è quella di mettere le musiche che risuonano tra le pagine di alcuni romanzi”. Dalla Rimini di Pier Vittorio Tondelli, alla Giamaica di Marlon James fino alle fumose jazz caves di San Francisco ispirate da Jack Kerouac.

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