Politica

Il governo organizza il forum Italia-Arabia Saudita. Meloni diceva: ‘Stato fondamentalista. Come alleato meglio la Russia che Riyad’

“Una svolta storica“. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, esulta per i risultati ottenuti dal primo Forum italo-saudita sugli investimenti. Il governo italiano, insieme a quello di Riyad, ha infatti organizzato a Milano un forum con la partecipazione, oltre agli esponenti istituzionali dei due Stati, anche di circa 1.200 imprese di cui 150 saudite. L’obiettivo – si legge nel comunicato del ministero – è quello di “valorizzare le sinergie esistenti, identificando nuove possibilità di sviluppo e promuovendo la collaborazione e il dialogo tra business leaders, istituzioni e investitori dei due Paesi”. “L‘Arabia Saudita è uno dei partner ideali“, sottolinea il ministro Urso. All’esponente di Fratelli d’Italia fa eco un altro collega di partito, Marco Osnato, che da presidente della Sezione bilaterale Italia-Arabia Saudita esprime “piena soddisfazione”: “Faciliterà la cooperazione economica tra Italia e Arabia Saudita in un momento di grande dinamismo economico e commerciale del Regno”, afferma Osnato.

Non c’è nulla di strano nel fatto che uno Stato come l’Italia sviluppi la cooperazione e gli investimenti con uno dei Paesi più ricchi del mondo e attore cruciale nel panorama energetico internazionale. Se non fosse per le frasi al vetriolo riservate dagli esponenti di Fratelli d’Italia, con in testa la leader Giorgia Meloni, proprio a Riyad. Lo stesso ministro Urso, nel 2019, definiva su Twitter la monarchia saudita come il “Regno dei morti“, criticando la visita di Matteo Renzi a Riyad. Quello che oggi Fdi descrive come un “partner ideale”, è lo stesso Paese del Medio Oriente che fino al 2021 Giorgia Meloni definiva “uno Stato fondamentalista islamico” che “calpesta ogni diritto umano“. Fratelli d’Italia da anni attacca e critica lo Stato dei Salman e i governi italiani che stipulavano accordi con loro: “Basta perdere tempo con chi deve ancora uscire dal medioevo“, tagliava corto l’attuale presidente del Consiglio nel 2018. La stessa Giorgia Meloni che, rivolgendosi al ministro degli esteri Angelino Alfano, nel 2017 diceva: “Non ho dubbi, tra l’Arabia Saudita e la Russia io come alleato preferisco la Russia“. Con Giorgia Meloni tutti gli altri esponenti di Fdi: Andrea Delmastro nel 2019 contestava a Di Maio di “barattare i diritti umani per qualche presunto affare economico“. “È necessario far luce sugli investimenti che alcune nazioni governate da regimi illiberali attuano in Italia”, ribadiva l’attuale ministro dell’Agricoltura (e cognato della premier) Francesco Lollobrigida parlando di Qatar e Arabia Saudita. E oggi? “Io vi invito a guardare la realtà”, risponde il ministro delle Imprese e del Made in Italy a margine del forum a chi gli chiedeva se stringere accordi economici con un Paese accusato di non rispettare i diritti umani non potesse sollevare un problema di etica. ”Noi dobbiamo partire dal principio del nostro sistema di valori, a cui siamo assolutamente fermi e che difendiamo in ogni contesto”. Tuttavia “il mondo è molto diverso da quello che noi pensavamo e da quello che abbiamo realizzato”. E dunque “dobbiamo guardare alla realtà”, ribadisce Urso.

Così è arrivata la sigla di un Memorandum of Understanding tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il ministero degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita, rappresentato dal ministro Khalid Al-Falih. “Ci sono già 20 accordi firmati, è una svolta storica”, ha commento Urso che ha riferito anche della possibilità che “il Fondo Sovrano saudita” possa “partecipare agli investimenti che saranno realizzati attraverso il fondo strategico per le filiere del made in Italy” in corso di istituzione. E si è parlato anche di possibili operazioni di fusioni e acquisizioni tra le imprese dei due Paesi, come confermato dallo stesso Urso. Un’opportunità economica non indifferente quella saudita. Stato che attrae anche le stelle del calcio mondiale e che da pochi giorni ha visto anche l’arrivo dell’ex ct azzurro Roberto Mancini. Dopo anni e anni di contestazioni la stessa Giorgia Meloni ha cominciato a “guardare la realtà”. Lo ha fatto proprio due giorni dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi: “Grazie a Re Salman e Sua Altezza Reale il Principe ereditario Mohammed bin Salman. L’Italia è fortemente interessata alla stabilità in Medio Oriente e all’ulteriore cooperazione in materia di sicurezza energetica, investimenti e diritti umani”. Scriveva sui social Meloni il 24 ottobre 2022 rispondendo al messaggio di auguri ricevuto dalla casa reale saudita. Ma ecco le dichiarazioni della stessa presidente del Consiglio e degli altri esponenti di Fdi prima della scorsa tornata elettorale e della “svolta storica”, quando ancora il partito si vantava di essere “l’unica forza politica che ha il coraggio di denunciare i metodi usati da Stati fondamentalisti”.

28 FEBBRAIO 2021 – Meloni dopo le notizie di collegamenti tra l’omicidio di Khashoggi e la famiglia reale saudita
“Non è solo Renzi che deve chiarire i suoi rapporti col principe saudita, sono anche tutti quei partiti, sinistra in testa, che hanno sempre taciuto sugli Stati integralisti islamici che in nome della Sharia calpestano ogni diritto umano nei loro territori e diffondono propaganda islamista che avvelena il mondo musulmano e crea l’humus nel quale cresce il terrorismo che insanguina l’Europa. Fratelli d’Italia è da sempre l’unica forza politica che ha il coraggio di denunciare i metodi usati da Stati fondamentalisti come l’Arabia Saudita o il Qatar, abituati a comprarsi il sostegno e
l’omertà di media e partiti politici”.

31 GENNAIO 2021 – Giorgia Meloni risponde alle parole di Renzi sul “Rinascimento” saudita
“Le parole di Matteo Renzi che esaltano il regime dell’Arabia Saudita sono vergognose e inaccettabili. L’Arabia Saudita è uno Stato fondamentalista islamico che applica alla lettera la sharia nel quale le donne non sono libere e i loro diritti costantemente lesi; si può essere condannati a morte anche per apostasia (rinuncia alla religione islamica), adulterio, omosessualità; è permessa l’ignobile pratica delle spose bambine. Ma non è tutto, perché l’Arabia Saudita, al pari del suo rivale Qatar, diffonde in modo sistematico e voluto teorie fondamentaliste che sono la principale cause della crescita dell’integralismo islamico in Europa e nel mondo creando l’humus nel quale prospera il terrorismo. Fratelli d’Italia, praticamente in totale solitudine, da sempre denuncia il pericolo che si cela dietro la rete di influenza e rapporti coltivati, anche se in contrasto tra loro, da Qatar e Arabia Saudita, ma la sinistra ci ha sempre osteggiati. Pd e M5S ora non facciano finta di scandalizzarsi per i rapporti tra Renzi e l’Arabia Saudita visto che da sempre sono compiacenti con i generosi stati fondamentalisti islamici. Basti pensare a come hanno felicemente sottoscritto di recente l’accordo di cooperazione culturale tra Italia e Qatar”

4 GENNAIO 2019 – Giorgia Meloni sulla Supercoppa italiana in Arabia Saudita
“I componenti della Commissione Affari Esteri di Fratelli d’Italia stanno provando a chiedere ufficialmente alla Farnesina di far sapere ciò che le tifose italiane potranno fare o non fare in Arabia Saudita. Ricordo che parliamo di una Nazione nella quale le donne vengono lapidate per adulterio, non hanno diritto ad un equo processo e non possono sottoporsi a operazioni senza il consenso di un uomo. Non c’era bisogno di questa aberrante questione dei biglietti per rendersi conto che andare a giocare lì era assurdo, oltre che un controsenso. Chi di dovere non avrebbe dovuto neanche prendere in considerazione questa ipotesi”.

1 NOVEMBRE 2018 – Giorgia Meloni commentando le proteste in Pakistan contro l’assoluzione della donna cristiana Asia Bibi per il reato di ‘blasfemia’
“Quanto dobbiamo ancora sopportare queste forme di inciviltà e questo fanatismo? La pena di morte per blasfemia (che per questa gente vuol dire qualsiasi cosa), per apostasia (compreso chi si converte al cristianesimo), per adulterio, omosessualità, stregoneria (vai a capire cos’è), è prevista in moltissimi Stati musulmani, come Pakistan, Arabia saudita e Qatar che qualcuno considera ‘Stati amici e moderati’. Gli stessi che finanziano le moschee e fanno proselitismo a casa nostra. Basta perdere tempo con chi deve ancora uscire dal medioevo“.

1 NOVEMBRE 2018 – Giorgia Meloni
“In questi anni abbiamo subito ingerenze di ogni tipo da gente che non aveva titolo: quando vedo l’Onu che ci critica, quando là c’è l’Arabia Saudita. Questi mi vogliono dare lezioni?”.

20 OTTOBRE 2018 – Giorgia Meloni dopo l’uccisione del giornalista Khashoggi
“Con la barbara uccisione del giornalista Khashoggi, l’Arabia Saudita getta la maschera. Si tratta di una brutale dittatura che non si fa problemi a usare la tortura e gli omicidi di Stato, ed è la stessa Arabia Saudita che finanzia e controlla gran parte delle moschee in Europa e continua a fare propaganda a casa nostra. Incredibile che Fratelli d’Italia sia l’unica forza politica a denunciare con forza questo scandalo

11 LUGLIO 2018 – Giorgia Meloni richiama Salvini
“Voglio dire al Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha incontrato l’ambasciatore dell’Arabia Saudita, che lì vige ancora la pena di morte per apostasia: se ti converti e decidi di diventare cristiano ti ammazzano. Io vorrei un’Italia capace di denunciare e di raccontare il più grande genocidio in corso nel mondo contro i nostri fratelli cristiani del quale nessuno parla”

8 FEBBRAIO 2018 – Giorgia Meloni
“C’è un problema di compatibilità di un certo islam con la nostra cultura. Molti centri culturali islamici sono finanziati dall’Arabia Saudita, dove vige la sharia, il che vuol dire la pena di morte per l’apostasia o per l’omosessualità. Quindi un problema di compatibilità con i nostri valori europei esiste”

9 GIUGNO 2017 Giorgia Meloni
“I giocatori della nazionale di calcio dell’Arabia Saudita non hanno rispettato, prima della partita con l’Australia, il minuto di silenzio per le vittime dell’attentato islamista di Manchester. Uno sfregio senza precedenti e che non può passare inosservato: l’Arabia Saudita paghi questo comportamento indegno e sia esclusa subito dalla Coppa del Mondo. Chi oltraggia le vittime di un massacro non è degno di partecipare ad una competizione sportiva così importante e dall’alto valore simbolico. Che cos’altro dobbiamo sapere della Nazione che finanzia il fondamentalismo islamico – e che Renzi e compagnia considerano una Nazione amica (magari in cambio di qualche Rolex) – prima di prendere le dovute contromisure?”

12 APRILE 2017 Giorgia Meloni
“Alfano ci ha anche detto che altre nazioni come l’Arabia Saudita, il Qatar, la Turchia sono state invitate al G7. Chiedo se secondo il governo i nostri alleati sarebbero quelli che sostengono quando non addirittura finanziano il fondamentalismo islamico. Perché qui non ho dubbi: tra l’Arabia Saudita e la Russia io come alleato preferisco la Russia

1 APRILE 2016 Giorgia Meloni
“Considero anche un problema che ci sia a Roma la grande moschea e che il presidente sia l’ambasciatore dell’Arabia Saudita in Italia. L’Arabia Saudita è una nazione fondamentalista che a casa sua prevede la pena di morte se qualcuno si dovesse convertire dall’Islam al cristianesimo. È gente che ammazza chi si vuole convertire alla mia religione non può professare quelle idee a casa mia”

18 NOVEMBRE 2015 Giorgia Meloni
“Renzi afferma che l’Italia non fa affari con chi finanzia l’Isis. Molto bene. Immagino lo abbia detto chiaramente in Arabia Saudita quando è andato in visita ufficiale pochi giorni fa”

ALTRI DI FRATELLI D’ITALIA

27 MAGGIO 2020 – Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fdi (oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e capo della comunicazione del governo)
“Oggi il Senato ha ratificato un trattato bilaterale con il Qatar che consente a questo emirato integralista di finanziare Università e borse di studio in Italia, di favorire l’insegnamento della lingua araba nelle scuole e prevedere interscambi culturali e studenteschi tra Italia e Qatar. Oggi è una triste sconfitta per chi, come Fratelli d’Italia, difende i valori della libertà, uguaglianza e democrazia della cultura occidentale, contro il processo di islamizzazione sostenuto e finanziato da Stati integralisti come Qatar e Arabia Saudita”

6 DICEMBRE 2019 – Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia (oggi sottosegretario alla Giustizia)
“Il ministro Di Maio ha incontrato il ministro degli Esteri saudita per parlare di stabilità. Dalla Cina alle monarchie del Golfo la politica estera italiana ha un solo fine conduttore: barattare i diritti umani per qualche presunto affare economico

3 NOVEMBRE 2019 – Adolfo Urso, senatore di Fdi (oggi ministro delle Imprese e Made in Italy)
“Matteo Renzi porta Italia viva nel Regno dei morti. Nella Davos delle armi, elogia l’Arabia Saudita come ‘superpotenza culturale’ mentre la coalizione sunnita bombarda ospedali e scuole nello Yemen. Avrà certamente chiesto che fine ha fatto Khashoggi”

25 SETTEMBRE 2019 – Francesco Lollobrigida, capogruppo Fdi alla Camera (oggi ministro dell’Agricoltura)
“È necessario far luce sugli investimenti che alcune nazioni governate da regimi illiberali attuano in Italia. Qatar e Arabia Saudita sono nazioni nelle quali vengono conculcati i diritti civili, umiliate le donne, disattese le normative per la salvaguardia dell’ambiente, perseguitati i cristiani, finanziato e alimentato il fondamentalismo islamico nel mondo e troppo altro per continuare a tollerare, coprendo con un muro di silenzio internazionale, il loro comportamento. Bene abbiamo fatto come gruppo di Fratelli d’Italia a votare contro l’ennesimo trattato internazionale con il Qatar che prevede scambi tra culture che oggettivamente hanno un valore diverso, promozione della lingua araba nelle scuole italiane e spese per sostenerli. La cultura italiana ed europea va difesa da una invasione economica solo apparentemente meno pericolosa di quella militare tentata per quasi 1000 anni dagli islamici”

8 SETTEMBRE 2019 – Adolfo Urso, senatore di Fdi (oggi ministro delle Imprese e Made in Italy)
“Quale è stato il ruolo dell’Arabia Saudita negli attacchi dell’11 settembre? Quanto emerge dal processo in corso imbarazza la Casa Bianca e pone interrogativi su chi siano i veri nemici

4 MARZO 2019 – Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia
“L’Italia difenda un’eccellenza come il teatro della Scala di Milano da saccheggiatori esteri e rifiuti ogni tipo di finanziamento proveniente dall’Arabia Saudita. Non bastava aver fatto disputare la finale della Supercoppa italiana tra Milan e Juve a Gedda costringendo le tifose italiana a indossare il velo: ora arriva anche l’ipotesi di svendita della Scala. Ci auguriamo che venga scongiurato l’ingresso nel consiglio di amministrazione del governo saudita colpevole ancora oggi di non rispettare i diritti umani. Se questo è il governo sovranista, lo dimostri anche in campo culturale, se necessario anche con fondi dello Stato”

3 GENNAIO 2019 – Daniela Santanchè, senatrice di Fdi (oggi ministra del Turismo)
“La Federcalcio e soprattutto il governo, mi riferisco in particolare alla Lega, non possono permettere che la partita di Supercoppa tra Juve e Milan sia disputata in un Paese come l’Arabia Saudita che non riconosce pari opportunità alle donne. Personalmente sono stata in prima linea contro le aberrazioni islamiche, che impediscono alle donne il pieno godimento dei loro diritti come accade in ogni democrazia e società moderna”