Fuori il nazismo dagli Us Open. Così si può sintetizzare quanto successo nella notte tra il 4 e il 5 settembre – orario italiano – durante la partita valida per gli ottavi di finale tra Jannik Sinner e Alexander Zverev. Il tennista tedesco stava servendo sul 2-2 nel quinto game del quarto set, quando all’improvviso ha fermato il gioco, rivolgendosi al giudice di sedia, il britannico James Keothavong, per chiedere l’allontanamento di uno spettatore seduto dietro il campo. “Quel tifoso ha gridato la frase più famosa di Hitler, questo è inaccettabile”, ha detto Zverev all’arbitro.

Il tennista nativo di Amburgo ha poi riferito ai giornalisti di aver sentito lo spettatore cantare “Deutschland Über Alles”, ossia le prime parole dell’inno tedesco di epoca nazista. Una frase giudicata inaccettabile, che è valsa al tifoso l’allontanamento dall’Arthur Ashe Stadium, tra i fischi del pubblico. Il match si è concluso poi con la vittoria di Zverev al quinto set. “Ha iniziato a cantare l’inno di Hitler dell’epoca, era un po’ troppo”, ha aggiunto il tennista. “Mi piace quando i tifosi sono rumorosi, mi piace quando sono emozionati, ma penso che come tedesco non sono molto orgoglioso di quel periodo storico, non è proprio una buona cosa da fare”.

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