Iacopo Melio ha risposto all'appello lanciato sui social dalla cantante: "La mia candidatura non rappresentava una proposta seria ma un modo per sovvertire, con ironia, quel 'sanissimo', fingendo di assecondarla in modo serio, proponendole però il contrario di ciò che lei cerca"
“Oltre ad avere un bel lavoro ho pure la 104 perciò anche se ho la cartella clinica di un 60enne posso offrire tutti i benefit del caso”. Iacopo Melio, attivista disabile e consigliere regionale del Pd in Toscana, ha risposto all’appello che Arisa ha lanciato dai social nei giorni scorsi. Una candidatura ironica la sua, ma che voleva essere il pretesto per fare una riflessione più profonda. A Melio non è piaciuta la scelta del termine “sanissimo” usato dalla cantante per qualificare il compagno che vorrebbe accanto a sé, in quanto lo considera “un ‘filino’ abilista e offensivo”. “Il post di Arisa è assolutamente legittimo – prosegue l’attivista – Ognuno deve poter gestire il proprio corpo e la propria vita come vuole e come meglio crede […] La mia candidatura non rappresentava una proposta seria ma un modo per sovvertire, con ironia, quel ‘sanissimo’, fingendo di assecondarla in modo serio, proponendole però il contrario di ciò che lei cerca (di certo non una persona con disabilità), eppure mostrandole degli apparentemente validi pro al non esser ‘sanissimo’”. E conclude: “Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui non si chieda la cartella clinica per poter uscire con chi ci piace, e perché no innamorarcene già al tavolo del bar. Ma finché continueremo a inviare messaggi come quello di Arisa (seri o meno che siano), senza avere cura delle parole, saremo ancora lontani da questo”.