I tre comici si occupano degli argomenti di cui parla la gente comune, portando alla luce gli aspetti inconsueti, surreali o involontariamente comici: tutti i dettagli e quanto ha totalizzato la prima puntata
Difficile poter scrivere un articolo serio (inteso ‘senza ridere’) su un programma televisivo, se quest’ultimo vede protagonisti Maria Di Biase e Corrado Nuzzo. Il duo comico ha presentato il nuovo progetto dal titolo “Pour Parler” durante una conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 4 settembre, nella sede Rai di Viale Mazzini (Roma). Tra battute, aneddoti e prese in giro, la presentazione è stata un ottimo assaggio di quello che è il progetto, partito ieri 5 settembre, in seconda serata su Rai 2 e in cui Di Biase e Nuzzo, insieme a Francesco De Carlo, intrattengono il pubblico per tre settimane, ogni martedì e mercoledì, parlando di temi non legati all’attualità, bensì più generali: dall’amore ai soldi, passando per la famiglia e il lavoro. D’altronde, se si considera che le puntate sono state registrate (in via Asiago), non potrebbe essere altrimenti. Anche se in Rai già si vocifera di una possibile seconda stagione, questa volta in diretta. La primissima puntata è andata in onda ieri 5 settemebre e ha totalizzato 361.000 spettatori con il 4.24% di share.
Ma torniamo alla conferenza stampa. Ad affiancare Di Biase e Nuzzo, in questo esperimento comedy talk prodotto dalla Rai e da Verve Media Company, ci sono alcuni ospiti. Tra loro anche Andrea Delogu, Michela Giraud, Marco Carrara, Lucia Mascino e tanti altri. Mentre in prima fila si ascolteranno di volta in volta le incursioni del filosofo Barbasophia, della funeral planner Lisa Martignetti o quelle dell’esperto di cibi curiosi Carlo Spinelli. Cosa accadrà poi? Ci sarà anche spazio per parlare di ambiente. “C’è stato modo di analizzare temi contemporanei che ci permettevano di essere seri quando eravamo seri e buffoni quando serviva”, ha detto De Carlo in conferenza. Nuzzo, invece, ha anticipato il tono con cui hanno realizzato il prodotto: “Noi non abbiamo raccontato nulla agli ospiti, semplicemente si sedevano, c’era un tema da affrontare e basta. Ci piacciono molto gli aneddoti e i racconti. Ce ne sono tanti ed è bello così. Ci sarà alto e basso che si mischiano insieme, come se fosse un dopocena in simpatia”. Quindi ha continuato: “Al di là di come andrà, è sicuramente un programma su cui la Rai dovrà puntare per i prossimi 10 anni, magari anche con qualcun altro, bravo (ride, ndr)”.
Maria Di Biase ha rivelato che per il programma poco o nulla è stato lasciato al caso: “Essendo un programma di un’ora, devi scriverlo; non puoi lasciarti andare troppo all’improvvisazione. Io dicevo ‘copione, copione’, tutti mi dicevano di calmarmi e invece poi è risultato molto utile”. Quindi, con la consueta ironia, ha detto: “Abbiamo registrato ad agosto, molti ospiti erano amici cari, che adesso ovviamente non lo sono più. Abbiamo rovinato loro le vacanze“. Facendosi più seria, ha aggiunto: “In una puntata di TvTalk ho visto che si parlava molto del fatto che ci sono pochi talk show e invece noi abbiamo iniziato proprio con questo. Se ci sarà un’altra stagione si potrà continuare ad indagare alcuni dei temi trattati adesso”. “Gli ascolti? Non ci siamo posti un’asticella. Sicuramente questo non è il periodo in cui la gente guarda di più la tv, ma noi crediamo nel prodotto e quindi incrociamo le dita. Sarà un’ora di grande televisione: si ride tanto ma anche si riflette e si ascolta. Il montaggio, poi, è fatto molto bene”, ha concluso l’attrice.