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Pino Insegno: “Finalmente parlo io… Come conduttore ho imparato che non bisogna mai mettersi al centro dell’attenzione”

Voglia di parlare ma non delle polemiche, alla domanda sui mesi caldi che hanno preceduto il suo sbarco Viale Mazzini nessuna riposta diretta

“Sono otto mesi che leggo di me senza che io parli, sono felice finalmente di farlo”, esordisce Pino Insegno alla presentazione dell’offerta autunnale del daytime Rai “condotta” dal direttore Angelo Mellone. Il discusso conduttore, storico amico della premier Giorgia Meloni, sarà dal 1°gennaio alla guida de “L’Eredità” al posto di Flavio Insinna e dal 25 settembre occuperà l’access prime time di Rai2 con “Il Mercante in Fiera.

Voglia di parlare ma non delle polemiche, alla domanda sui mesi caldi che hanno preceduto il suo sbarco Viale Mazzini nessuna riposta diretta: “Viviamo in una società multilaziale, ci devono accettare”, con il riferimento alla passione calcistica che condivide con il dirigente Rai. “Vengo da diverse esperienze in tv, da ‘Reazione a Catena’ al ‘Mercante in Fiera’ – ricorda il doppiatore romano – e in ogni percorso, per me è sempre stato difficile e ho dovuto spesso combattere, ho portato il mio essere attore, doppiatore, artista comico, presentatore. Come conduttore ho imparato che non bisogna mai mettersi al centro dell’attenzione, ma bisogna fare un passo indietro per valorizzare i concorrenti ed è quello che farò anche a ‘L’Eredità’, che sarà ovviamente più intonata al mio modo di condurre“.

Le polemiche hanno preceduto anche il suo debutto su Rai2 con “Il Mercante in Fiera”: “Non ho mai detto niente sull’età o sui colori della pelle, non ho mai detto niente di niente”, ha aggiunto Insegno riferendosi alla diatriba con l’ex gatta nera Ainett Stephens.

Il debutto in Rai “è sempre una bellissima novità – ha aggiunto all’agenzia Ansa – perché il giorno in cui mi sveglierò dando per scontato che ho doppiato più di 400 film, condotto 200 puntate, fatto 40 anni di teatro sarà finita. Vorrà dire che non sono più in grado di provare emozioni e trasmetterle. Vivrò questo ritorno come la prima volta, con la voglia di confrontarsi con me stesso. I due programmi sono due sfide diverse che mi appassionano: Il mercante in fiera sarà leggero ma non superficiale, in quella fascia sarà un’alternativa giovane, mainstream, pop che può riavvicinare sia i bambini di Rai yoyo che i ragazzi attaccati al cellulare. L’Eredità è tradizione Rai, che ricevo dal bravo Insinna. Ci saranno anche dei nuovi giochi più adatti al mio modo di condurre, ma al centro ci sarà sempre il concorrente”.