“Lo stupro di Caivano ha riaperto il dibattito sull’esposizione dei minori ai contenuti porno, violenti e inadatti sui social, sui siti pornografici e così via: abbiamo pensato di intervenire per sollecitare e sostenere la responsabilità educativa prima di tutto della famiglia, che ha un compito insostituibile”. Lo ha detto la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto Caivano. “Lo abbiamo fatto implementando il parental control, ovvero App che già esistono da molto tempo ma che non sono assolutamente usate: vogliamo che diventi automatico, nel senso che sia offerto automaticamente in tutti i device”. Inoltre “siamo intervenuti perché ci sia una diffusione di informazioni, attraverso linee guida, campagne di informazione e attraverso i centri per la famiglia, che devono diventare una sorta di luogo di informazione continua per dare alle famiglie gli strumenti e la possibilità di usare il parental control”.

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Decreto Caivano, Piantedosi: “Il questore potrà proporre di vietare il possesso e l’uso dei cellulari ai minori”

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