1. Anders Trentemøller
Conoscete Trentemøller? Musicista e produttore è divenuto nel tempo una figura iconica nel mondo della musica alternativa. Arriva in Italia in questi giorni e suonerà venerdì sera (8 settembre 2023) al Cortile del Castello Estense a Ferrara e il 9 settembre al Flava Beach di Castel Volturno. La data ferrarese (sold-out) è inserita all’interno di “Ferrara Sotto le Stelle” (Qui, il programma del Festival 2023).
2. Gli esordi
Nei primi anni della sua carriera, ha sperimentato con sintetizzatori e drum machine, affascinato dalla capacità di creare suoni futuristici e straordinari. Primi passi che lo hanno portato a esplorare vari sottogeneri dell’elettronica, dalla techno all’ambient, giusto per intenderci. Lo studio di registrazione casalingo è diventato il laboratorio in cui ha perfezionato il talento, evidenziando una indubbia capacità “nell’ambient creation”. Lo stile che lo contraddistingue evoca fusioni di elementi elettronici, rock e ambient. Se ancora non l’avete capito parliamo di un artista di culto e come tale non è per tutti (ma è certamente per “molti”).
3. Le influenze musicali
Le influenze musicali di Trentemøller spaziano entro mondi sonori differenti. È inevitabile menzionare nomi come Kraftwerk e Aphex Twin, dai quali ha tratto l’essenza dell’innovazione elettronica. Tuttavia, l’ispirazione che lo anima, attinge a molto altro. “La lingua batte dove il dente duole,” e se questa massima è veritiera, allora ciò che è stato espresso tra il 1978 e il 1984 esercita sul Nostro un’influenza significativa. Scegliete voi i riferimenti che preferite, ma per chi scrive, a tratti, sembra di udire i suggestivi suoni dei primi Cure.
4. La produzione
La produzione ha subito un’evoluzione notevole, spostandosi costantemente oltre i limiti dei generi convenzionali; sperimentazione e ricerca hanno favorito la costruzione di uno stile inconfondibile. Trentemøller è riuscito a creare un universo estremamente riconoscibile. Il risultato è un’esperienza musicale coinvolgente che sfugge alle etichette tradizionali, oltre ad essere distante dagli schemi imposti dal mainstream.
5. Gli Album più significativi
a) “The Last Resort” (2006): è l’album di debutto, ed è ancora oggi tra i più acclamati
b) “Into the Great Wide Yonder” (2010): va in scena la sperimentazione, sfidando le convenzioni ma dimostrando la crescente maturità artistica.
c) “Lost” (2013): sarà pure un Ep ma è certamente illuminato. Ascoltatevi Deceive in apertura di playlist finale
d) “Fixion” (2016): il mio preferito. A fuoco l’amalgama tra rock ed elettronica. Ascoltatevi “Complicated”; il giro di chitarra iniziale, vale il disco.
e) “Memoria” (2022): poteva cavalcare il successo ottenuto con i dischi precedenti, elaborando magari un suono più accessibile. E invece… il tratto si fa ancora più oscuro, a tratti impetuoso. Da riascoltare e riascoltare. Prima o poi entra…
6. Collaborazioni
a) Ane Trolle: La collaborazione con la cantante danese Ane Trolle ha portato a tracce iconiche come “Moan,” una delle canzoni più riconoscibili di Trentemøller, con la sua voce affascinante che si fonde perfettamente con la sua produzione elettronica.
b) Marie Fisker: Marie Fisker ha contribuito alla sua produzione con voci penetranti in brani come “Redefine” e “Sycamore Feeling,” conferendo un’atmosfera unica e malinconica alle tracce.
c) Efterklang: Trentemøller ha lavorato con la band sperimentale danese Efterklang, producendo remix di alcune delle loro canzoni e contribuendo alla creazione di reinterpretazioni elettroniche delle loro opere.
d) Jonny Pierce (The Drums): La collaborazione con Jonny Pierce dei The Drums ha prodotto “Never Stop Running,” un brano che fonde la voce distintiva di Pierce con la produzione sonora di Trentemøller.
7. Il concerto
Trentemøller, live, “spacca”. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, la sua musica, eseguita dal vivo, trova una naturale e potente espressione; la combinazione tra musica e l’utilizzo di luci, effetti visivi e scenografie, contribuisce alla costruzione di un evento unico nel suo genere. Consigliatissimo!
8. Curiosità
a) uno dei suoi primi successi fu il remix della canzone “What Else Is There?” del duo norvegese Royksopp. Questo remix ha attirato l’attenzione sulla sua abilità di trasformare una traccia elettronica già di per sé eccezionale in qualcosa di ancora più straordinario.
b) ha collaborato con il celebre regista David Lynch per la colonna sonora del film “The Sandman.”
c) ha prodotto i suoi dischi nello studio situato in una vecchia fabbrica di mattoni a Copenaghen; un ambiente industriale certamente in grado di influenzare il suono che lo definisce.
d) è stato incaricato di remixare alcune delle canzoni dei Depeche Mode, tra cui “Wrong.”
9. In pillole
Trentemøller ha forgiato un’eredità musicale audace e versatile, grazie alla sperimentazione e la mescolanza di generi. Un percorso inscrivibile di diritto nelle più alte sfere della musica elettronica. Ha influenzato artisti globali ed è certamente benchmark di riferimento dell’attuale scena cosiddetta alternativa. L’eredità partorita è un richiamo all’innovazione e alla costante evoluzione musicale. E ciò, che dimostra? Una cosa soltanto: la creatività se veicolata nei modi dovuti, può superare qualsiasi confine e arrivare a tutti (o quasi).
Vi lascio con la consueta playlist di nove brani. Potrete ascoltarla gratuitamente sul mio canale Spotify.
Buon ascolto, ci si vede a Ferrara.
9 canzoni 9… di Trentemøller