Il primo bilancio per Bianca Berlinguer su Rete 4 non può che essere positivo. “E’ sempre Cartabianca” al debutto ha superato il 9% di share: “Naturalmente sono molto contenta del risultato ottenuto, ma non mi nascondo che d’ora in avanti sarà sempre più difficile”, il riferimento è alla forte controprogrammazione in arrivo con “il concorrente più insidioso Giovanni Floris” ma anche la presenza al martedì di “Belve”, “Le Iene”, “Avanti Popolo” con Nunzia De Girolamo e molto altro.
“Sono stata molto bene in Rai, le devo tantissimo, resterà per sempre nel mio cuore. E non voglio fare polemiche sul fatto che negli ultimi anni sono stata sostenuta molto debolmente e talvolta addirittura osteggiata. Però non è tanto per questo motivo che me ne sono andata. La verità è che ho avuto la sensazione che quella stagione fosse finita una volta per tutte e che dovessi cominciarne un’altra, nonostante i rischi che comporta. E poi da tempo desideravo tornare a fare un quotidiano e da gennaio con Stasera Italia, in staffetta con Nicola Porro, avrò questa occasione”, ha spiegato la giornalista al Corriere della Sera.
Berlinguer ha dovuto fare i conti con molte critiche, soprattutto da sinistra, per essere andata a Mediaset: “Non mi nascondo che questo passaggio abbia suscitato qualche critica. Dopodiché è chiaro, come ho già avuto modo di dire, che io sono e resterò una donna di sinistra, e trovo miserabile che qualcuno ricorra ancora al mio cognome per valutare la coerenza delle mie scelte professionali e politiche”.
A Viale Mazzini erano finite nel mirino anche le ospitate le ospitate del professore Alessandro Orsini: “Io ritengo che il professor Orsini abbia tutto il diritto di esprimere la sua opinione che, come è giusto, è stata sempre messa in aperta contrapposizione a quella di chi non la pensa come lui. Peraltro, piaccia o non piaccia, il professor Orsini esprime un punto di vista in cui molti italiani si riconoscono”. Da qui un riconoscimento di libertà al Biscione: “E in questo senso un’azienda privata può garantirmi maggiore libertà della Rai, perché si avvertono molto meno le pressioni dei partiti, quelle che un anno fa stavano portando alla sua esclusione da Cartabianca. Qui, almeno per ora, nessuno si è permesso di intervenire nemmeno per un attimo sui contenuti del mio programma. Credo che Mediaset stia lavorando a un progetto per il futuro delle sue televisioni, e che da parte di Pier Silvio Berlusconi ci sia la volontà di dare un segnale di pluralismo, mentre mi sembra che la Rai non abbia ancora elaborato un piano adeguato alle grandi trasformazioni che attraversano la società italiana”.
Berlinguer difende anche il titolo del programma: “So che è una critica che qualcuno mi ha rivolto, ma Fabio Fazio che va alla Nove cambia il suo programma? No. Ciascuno porta con sé il suo stile e i suoi contenuti. In ogni caso, io sono stata chiamata proprio a fare Cartabianca su Rete4, una trasmissione ideata dal nostro gruppo di lavoro”, ha concluso il nuovo volto di Rete4.