Un lavoro che renda autonomi economicamente ma che non richieda troppa responsabilità, non provochi stress e, soprattutto, lasci spazi liberi per fare altro, al di fuori dell’attività professionale. È la sintesi del profilo dei giovani lavoratori inglesi rilanciata da Bloomberg. Rispetto alla generazione precedente, tutta votata alla ricerca di un’affermazione nel lavoro in un contesto competitivo e di affermazione individuale, la Generazione Z, ossia i giovani della fascia 18-24 anni, come riferisce la ricerca di Legacoop e Ipsos (Report FragilItalia), preferisce uno stipendio con una base fissa e una componente variabile legata ai risultati raggiunti. Un altro modo per dimostrare che questa generazione attribuisce più valore alla flessibilità di orario e alla disponibilità di tempo libero.
Sempre Bloomberg, riporta che la piattaforma di ricerca di lavoro Adzuna ha registrato un aumento dei clic sui post per posizioni come amministratori di ufficio, account manager e addetti al marketing, lavori che generalmente sono associati a maggiore flessibilità e meno stress. La ricerca di lavori meno stressanti è quindi indice di una tendenza molto ampia definita “quiet quitting”: lavorare il giusto per mantenere il posto di lavoro, rifiutarsi di fare straordinari o di assumersi responsabilità che non rientrano strettamente nell’orario di lavoro e nelle mansioni indicate sul contratto.