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La proposta di matrimonio tra due sconosciuti sul red carpet del Festival di Venezia è virale. Ma resta la domanda: perché sul tappeto rosso sfila chiunque?

Un po’ come avvenne, sempre sul red carpet del Lido tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni un anno fa

di F. Q.

Il red carpet del Festival di Venezia eletto a luogo delle proposte di matrimonio. Sta girando su Twitter da diverse ore una foto in cui un signore calvo con giacca chiara, pantaloni neri e scarpe sportive bianche s’inchina davanti ad una signora in elegante vestito nero e borsetta gialla fluo. L’uomo tiene nella mano destra una scatolina aperta dentro la quale fa bella mostra un anello. Probabile si tratti di una proposta ufficiale di matrimonio, un po’ come avvenne, sempre sul red carpet del Lido tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni un anno fa.

E mentre i commentatori impazziscono, sorge spontanea la solita domanda che ci stiamo ponendo da qualche anno a questa parte, amplificata ulteriormente quest’anno con la mancanza di star statunitensi sul tappeto rosso: ma perché davanti al Palazzo del Cinema sfila chiunque? Già la presenza delle autorità politiche su quel tappeto spesso stride, ma che chi entra da spettatore a vedere un film del festival debba utilizzare quello spazio per le più personali e stravaganti idee che gli passano per la testa non è un filino inutilmente esibizionista? Fosse un’istanza politica, una necessità di vita o di morte, un desiderio di portare all’attenzione del mondo un proprio problema, passi. Ma questa ossessione per amplificare il proprio narcisismo da tinello social fa davvero pietà.

La proposta di matrimonio tra due sconosciuti sul red carpet del Festival di Venezia è virale. Ma resta la domanda: perché sul tappeto rosso sfila chiunque?
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