Sono passati ormai 18 anni da quando quello che oggi è il suo ex marito tornò a casa e le disse di aver vinto 1,8 milioni di dollari alla lotteria. In un lampo passò da un tenore di vita modesto all’essere milionaria. Ma poi, altrettanto rapidamente, la sorte si è di nuovo ribaltata. È la stessa Lara Griffiths, 53 anni, del West Yorkshire, a raccontare la sua parabola al Daily Mail, non esitando a definire l’esperienza “scioccante”, ma sottolineando di essersi comunque goduta i soldi spesi.
Quindi la signora Lara ha elencato come ha speso quei soldi. In primis ha fatto un viaggio di 10 giorni a Dubai con tutta la famiglia “ma volando in classe economica per non sperperare i soldi”, precisa. Quindi ha comprato un salone di bellezza dove lei lavora tutt’oggi dopo aver lasciato il suo precedente impiego da insegnante. Poi si è concessa qualche “ritocchino” e qualche sfizio, con l’ex marito hanno comprato una casa nuova da 560.000 dollari ma, anziché pagarla in contanti, hanno aperto un mutuo che ha gravato molto sulle loro finanze. “Abbiamo acquistato anche 30 auto usate e 15 borse firmate come forma di investimento”. Non solo: il suo ex marito Roger ha sperperato più di 30mila dollari per inseguire il sogno di una carriera nel mondo della musica e produrre un disco con la sua band del college.
“La gente continuava a dire che ero stupida, piena di interventi di chirurgia plastica e che avrebbero dovuto portarmi via le mie due figlie. Ma la realtà è che l’ho speso saggiamente e mi sono divertito moltissimo – ha raccontato al tabloid britannico -. Tutti ti chiedono sempre com’è vincere alla lotteria. Ma non è una sensazione tangibile: immagina di sentirti dire che all’improvviso hai 2 milioni in banca”.
Ma nel giro di 8 anni tutti i soldi vinti erano finiti. Insieme al suo matrimonio. Adesso la donna è tornata a vivere con la madre 86enne insieme alle due figlie, Kitty, 16enne, e Ruby, 19enne: “Alzo completamente le mani e accetto i miei errori. Ho trascorso gli ultimi 15 anni assicurandomi che i miei figli avessero una bella vita”, conclude.
