È stata aperta a Roma la camera ardente di Domenico De Masi, il sociologo dei lavoratori, scomparso due giorni fa. Direttore della Scuola del Fatto Quotidiano e professore emerito di Sociologia del lavoro a La Sapienza di Roma, De Masi aveva 85 anni. Si è spento il 9 settembre scorso a causa di una improvvisa e micidiale malattia. Al sociologo è stato dedicato un momento di ricordo sul palco della Festa del Fatto.

Per dare l’ultimo saluto a De Masi è stata aperta la camera ardente nella sala del Tempio di Adriano, che era affollata da familiari, amici e conoscenti e intellettuali. C’è chi lo stimava per il suo impegno universitario e chi per il suo impegno politico. Tra i presenti c’è il leader del M5s, Giuseppe Conte. E poi l’ex ministro Enrico Giovannini, il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio e Gennaro Migliore. Tra i politici anche Ermete Realacci, Antonio Bassolino, Alfonso Pecoraro Scanio. “Una persona piena di vita – dice Realacci – un grande avventuriero delle idee. Padre Enzo Fortunato ne ha ricordato “l’amicizia ventennale”.

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