Un ex finanziere e due avvocati. Uno papabile candidato del centrodestra alle prossime comunali, l’altro consigliere comunale in carica. Sono tutti e tre finiti in una storia di cocaina e amanti, ora approdata in un’aula di tribunale. I protagonisti sono Gaetano Filograno, in passato molto vicino al M5s e ora tra i papabili nomi per sfidare il centrosinistra alla guida di Bari, e Nicola Loprieno, consigliere comunale eletto con la lista Decaro sindaco. Con loro è imputato l’ex militare della Guardia di Finanza, Enzo Cipolla. I due legali sono accusati di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Per i pm Claudio Pinto e Savina Toscani hanno fatto in modo che il compagno della ex moglie di Filograno, un imprenditore della provincia di Bari, venisse trovato in possesso di droga. Nel 2014 l’imprenditore fu fermato per un controllo dalla Guardia di Finanza – il capopattuglia che eseguì la perquisizione fu Cipolla – e nella sua auto furono trovate alcune dosi di cocaina. Finito davanti ai giudici con l’accusa di spaccio, nel 2017 fu assolto con formula piena.
L’imprenditore, che pochi giorni prima del controllo aveva denunciato Filograno – in passato molto vicino al M5s – per stalking, dopo l’assoluzione presentò nei suoi confronti una seconda denuncia per calunnia. Loprieno è stato coinvolto nella vicenda da un testimone, mentre dalle indagini non è emerso chi abbia messo materialmente la droga nella vettura. Cipolla invece è accusato di tentata corruzione in atti giudiziari per aver chiesto all’imprenditore, nel 2016, 15mila euro per fornire un elenco di domande che l’avvocato avrebbe potuto fargli nel processo – in quella vicenda il militare fu ascoltato come testimone – in modo da smontare l’accusa di spaccio. Nell’udienza di oggi, tenutasi davanti alla giudice per l’udienza preliminare Antonella Cafagna, la richiesta di patteggiamento di Cipolla non è stata accettata. Filograno ha invece chiesto di essere giudicato con rito abbreviato.