“Stanno giocando con le vite delle persone. I nostri figli che aderiscono alla carriera alias sono molto coraggiosi e noi dovremmo aiutarli, non mettergli i bastoni tra le ruote”. È questo il grido delle centinaia di persone che lunedì pomeriggio si sono radunate di fronte a Regione Lombardia per dire no agli attacchi contro le carriere alias portati avanti da alcuni consiglieri regionali di Fratelli d’Italia. “Vorrei che ci ascoltassero prima di scrivere certe mozioni” racconta Anna Maria Fisichella, vice presidente Agedo Milano e genitore di un ragazzo che ha aderito alla carriera alias nel suo liceo. “Pensate a che significava per lui quando un professore a voce alta chiamava il nome anagrafico nel quale non si riconosceva più – racconta la madre – oggi non accade più con la carriera alias”. Eppure nelle ultime settimane il consigliere regionle Fdi Giacomo Zamperini ha provato a ripresentare la mozione contro questo provvedimento. Il “coordinamento carriere alias Lombardia” ricorda che la carriera alias “è uno strumento già presente nel contratto nazionale approvato tra gli altri dal ministro Valditara”. In Lombardia sono 32 le scuole che offrono questa possibilità, 244 in tutta Italia secondo i dati a disposizione di Agedo.
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