La Juventus è in vendita. Il titolo non lascia spazio a interpretazione e sovrasta la prima pagina de Il Giornale in edicola oggi 11 settembre. Secondo il quotidiano recentemente passato dalla famiglia Berlusconi agli Angelucci si tratta del “tramonto di casa Agnelli“. E si parla “di grandi manovre per preparare l’addio al club“. Sarebbe la fine di un legame indissolubile che prosegue da esattamente un secolo. Già nella prima mattinata, però, un portavoce di Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la società bianconera, smentisce tutto: “Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento“.
L’articolo de Il Giornale ricostruisce così la situazione del club: “Oggi la Juventus è in manifesta crisi, al centro di vicende giudiziarie, con l’ex presidente traferitosi in Olanda e il club sull’orlo del collasso, un bilancio devastato, tra perdite e debiti, con la prospettiva, sollecitata dalla stessa famiglia, dopo un’opera di bonifica contabile, di essere messa sul mercato, destinata a nuovi investitori e nuova proprietà. La fine di un’epoca, l’inizio di un’altra impresa, lontano da Torino”.
Nell’articolo, inoltre, si mette in evidenza la condizione contabile della Juventus con perdite per 240 milioni, ricavi inferiori ai 600 milioni, debiti superiori a un valore in borsa di 800 milioni. Una situazione che peserebbe, questa è la tesi, in modo non più sostenibile per Exor. Per questo si tratta, scrive Il Giornale, di “un asset da riequilibrare, ripulire e mettere sul mercato“. Impresa definita “non facile, ma non più impossibile”. Exor detiene il 63,8% del capitale della Juventus. La società potrebbe essere messe in vendita per non meno di un miliardo e mezzo.