La Nato inizia la grande esercitazione “Northern Coasts 2023” nel mar Baltico. Alle manovre prenderanno parte per due settimane più di 3.200 soldati di 14 Stati tra i quali, oltre ai Paesi dell’Alleanza Atlantica che si affacciano sul Baltico, anche Italia, Francia, Olanda, Belgio, Canada ed Usa. “Northern Coasts” si svolge ogni anno dal 2007, sotto direzione a rotazione di Danimarca, Finlandia, Germania e Svezia. Quest’anno il responsabile delle manovre è l’ammiraglio di flottiglia Stephan Haisch con lo stato maggiore delle forze marittime tedesche DEU Marfor di Rostock. Pur essendo manovre abituali, dopo l’attacco russo all’Ucraina, l’esercitazione riflette la strategia della Nato di aumentare la presenza di truppe sul fianco orientale e nei Paesi baltici, tenendo conto che pure la Russia, con l’enclave di Kaliningrad circondata da Paesi UE, si affaccia sul Baltico.
Sono previsti addestramenti al potenziamento del combattimento ed all’integrazione delle forze. I primi contemplano esercitazioni di difesa dalle minacce aeree o sottomarine (Combat Enhancement Training o CET). I secondi invece mirano alla conoscenza interforze, promuovendo la comunicazione e cooperazione tra gli equipaggi delle circa 30 tra navi ed imbarcazioni, fino a 19 aeromobili, e varie unità terrestri, partecipanti (Force Integration Training o FIT). Affinando anche la difesa alla guerra ibrida sotto la superficie, con l’impiego di droni sottomarini che danno immagini sonar e di robot con telecamere subacquee per identificare eventuali cariche esplosive ad infrastrutture critiche -come già avvenne con Nord Stream– ed il loro successivo disinnesco, “Northern Coasts 2023” potrà anche fornire nuovamente occasione di disinnescare vecchie mine subacquee, residuate da precedenti conflitti.
Come riporta l’agenzia stampa tedesca Dpa, la Germania ha colto l’occasione di questa edizione per candidarsi ad ospitare perennemente a Rostock il quartier centrale regionale di comando delle forze navali della NATO per il Mar Baltico, e dunque assumere la leadership anche di unità navali più grandi stazionate nel Baltico. Il Baltico, è un’importante linea di approvvigionamento per i tanti Stati che vi si proiettano e sui suoi fondali trovano sede condutture per il trasporto energetico e cavi per le telecomunicazioni. “È un bacino idrico così complesso” -ha indicato l’ispettore della marina tedesca, viceammiraglio Jan Christian Kaack alla Dpa– “con spazi così angusti e così tanti Paesi vicini, che è essenziale anche in tempi di pace svilupparvi
competenze e coordinarsi su chi agisce”.