Ancora una persona annegata, questa volta nel lago di Garda, in provincia di Verona. Si tratta di un bambino straniero che, stando alle prime informazioni, aveva 10 anni. Il piccolo si era tuffato in acqua dal ponte San Giovanni, in località Peschiera del Garda, nel pomeriggio dell’11 settembre, ma non è più riemerso. Insieme a lui altri due amici, che sono invece riusciti a trarsi in salvo.
Immediato l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia, che si trovavano già sul lago per l’addestramento, insieme all’imbarcazione di Bardolino. Sul posto sono arrivati anche la capitaneria di porto e l’elicottero Drago 149, che era partito dal capoluogo per le ricerche di superficie. I sommozzatori hanno subito individuato e recuperato il bambino, ma le operazioni di rianimazione – durate quasi un’ora – non sono andate a buon fine: il bambino era rimasto troppo tempo esanime in acqua e il medico del Suem ha potuto solo dichiararne il decesso. Al momento non sono note le sue generalità.
Secondo le prime informazioni, i tre si erano tuffati in una zona dove l’acqua è profonda circa 2 metri e mezzo e dove vige il divieto di balneazione. Un divieto ripetutamente infranto durante l’estate, tanto che la Polizia locale ha comminato numerose multe, in particolare nei confronti di giovani provenienti dai comuni limitrofi. In quest’ultimo caso, però, la bravata è risultata fatale. Sul caso indaga la squadra nautica della Polizia di Stato.