Vasi, piatti, sedie e candelabri. Un mobile bar, due motociclette, un divano in ecopelle. Perfino alcune fotografie che ritraggono Vittorio Emanuele III e di Benito Mussolini i tempi dei Patti Lateranensi. È la mega svendita di cimeli di Casa Savoia che, come riporta il Corriere, verrà in parte offerta “su una piattaforma online fino al 18 di settembre” mentre gli altri verranno battuti due giorni dopo dalla casa d’aste Genève Enchères, appunto di Ginevra. L’iniziativa è stata raccontata da Emanuele Filiberto al Corriere, ricordando anche che nel pacchetto offerto le due moto sono sue. Una montagna di oggetti, quella messa all’asta per fare cassa, che comprende anche quadri di Lichtenstein, un enorme tavolo di marmo, “tutti i mobili disegnati da mia madre per la villa Vesenaz in Svizzera” e infine un mix che comprende “un servizio del XIX secolo realizzato per un ballo dato dalla Regina Vittoria nella City Hall di Londra, così come oggetti molto più pop come scatole di Bulgari e Van Cleef & Arpels, e una moto Indian Sport Scout del 1941”.
Il principino però ci tiene a precisare che non è un “fuori tutto” da scampoli di merceria, perché ad esempio “tutti i libri di Casa Savoia della collezione di mio nonno e di mio bisnonno, re Vittorio Emanuele III, come pure i quadri antichi e l’argenteria legata alla storia di casa Savoia è salva: la custodirò nelle mie residenze, non andrà all’asta”. Peraltro non sembra trattarsi di valori con cifre da capogiro, anzi siamo su poche centinaia di migliaia di euro. Semmai dalle parole del principe siamo di fronte ad un repulisti di cantine e sgabuzzini reali. Sentite come Emanuele Filiberto parla di una delle sue due moto con cui andava a passeggio con Johnny Hallyday: “Era una vera passione, meglio non averla a portata di mano oggi, non ho più l’età. Piuttosto che far marcire in qualche scantinato tanti ricordi meglio che ne possa godere qualche appassionato. Bisogna avere il coraggio di disfarsi di quel che non serve più”.