Scontro acceso a Coffee Break (La7) tra il deputato del M5s Leonardo Donno e l’europarlamentare Marco Zanni, ex pentastellato e ora leghista. Il focus della discussione è dato dalla polemica tra il governo Meloni e l’Unione Europea sui negoziati relativi al Pnrr, sulla legge di Bilancio e sulle nuove regole europee del Patto di Stabilità.
Donno snocciola le promesse non mantenute dell’attuale esecutivo e menziona le minori risorse riservate alla sanità. E aggiunge: “Ma questi signori non sono gli stessi che dicevano che la pacchia sarebbe finita in Europa e che avrebbero battuto i pugni sul tavolo per portare dei risultati? In realtà la Meloni si fa dettare la manovra e la politica economica italiana dai falchi dell’austerity europea”.
Zanni obietta: “Al collega manderò un vademecum perché le regole fiscali europee bisogna conoscerle prima di parlarne. La Ue sugli investimenti ci dà grande flessibilità ma il problema è la spesa corrente per cui esistono richieste di tagli. Il governo già nella precedente legge di Bilancio ha messo 2 miliardi per la sanità – continua, mentre Donno gesticola contrariato – E in questa legge di Bilancio le tre priorità sono: i redditi bassi con un ulteriore taglio del cuneo fiscale, le pensioni minime e la sanità, tema che verrà affrontato con le assunzioni e i rinnovi contrattuali del personale sanitario. È chiaro che abbiamo bisogno che l‘Europa nelle sue regole non alzi il cartellino giallo o rosso se l’Italia nella sua legge di Bilancio vuole aumentare gli stipendi”.
Donno insorge: “Ma nella legge di Bilancio non dovevate abolire la legge Fornero? Quando realizzerete la fuffa che avete portato avanti in campagna elettorale?”.
“Voi invece siete quelli che hanno abolito la povertà – ribatte Zanni – Il tema della riforma del Patto di Stabilità verte proprio sulla spesa corrente”.
“Si sta arrampicando sugli specchi perché non sa cosa dire”, commenta Donno.
E l’ex M5s sbotta: “E vabbè, parli il collega che ha abolito la povertà. Visto che ce l’avete fatta, prenderemo esempio da voi”.
“Voi state mandando in frantumi tutto quello che abbiamo fatto”, rilancia Donno.
“Sì, tappando i buchi da decine di miliardi che avete lasciato – risponde Zanni – Siete degli irresponsabili”.
“Lei non sa che dire – controbatte il deputato del M5s – Ma visto che parla di priorità, anziché buttar via 15 miliardi per il ponte sullo Stretto, che non è una priorità per i cittadini lombardi, piemontesi, veneti o abruzzesi, perché non usate questi soldi per assumere medici e nuovi insegnanti?”.
“Ci saranno i soldi sia per il ponte, sia per le assunzioni – replica l’europarlamentare della Lega – Se l’opposizione è fatta di personaggi come voi, è difficile avere una visione di paese moderno”.
“La propaganda è finita”, chiosa Donno.