La collezione Primavera/Estate che sarà presentata tra poche settimane a Parigi sarà la sua ultima per Alexander McQueen
È passata alla storia per aver creato l’iconico abito da sposa di Kate Middleton e per essere la stilista d’elezione della principessa, moglie dell’erede al trono di Inghilterra. Ma Sarah Burton è stata ed è tutt’ora l’erede di Lee Alexander McQueen, geniale designer fondatore del brand che porta il suo nome morto suicida nel 2010 all’età di 40 anni. Un sodalizio, quello tra lei e McQueen, iniziato quando lei era ancora solo una studentessa della Central Saint Martins di Londra: era il 1997 e Sarah all’epoca era una talentuosa stagista. Le sue abilità non passarono inosservate a Lee McQueen, che infatti, appena lei si laureò, l’assunse. Da allora sono passati 26 anni e, come un fulmine a ciel sereno, poche ore fa è arrivato l’annuncio che ha spiazzato il mondo della Moda: Burton si è dimessa da direttrice creativa del marchio. La collezione Primavera/Estate che sarà presentata tra poche settimane a Parigi sarà la sua ultima per Alexander McQueen.
Gianfilippo Testa, ceo del brand di proprietà del gruppo Kering, ha espresso in una nota “immensa gratitudine a Sarah per aver scritto un capitolo così importante nella storia della Maison Alexander McQueen. Il contributo di Sarah negli ultimi 26 anni lascerà un segno indelebile”. “Grazie alla sua esperienza, sensibilità e talento, Sarah ha continuato a far evolvere l’espressione artistica di questa iconica Maison. Ha ha mantenuto e portato avanti l’eredità, l’attenzione ai dettagli e la visione unica di Lee, aggiungendo al contempo il suo tocco personale e altamente creativo“, le parole di François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering.
“Sono molto orgogliosa di tutto quello che ho fatto e del mio incredibile team ad Alexander McQueen. Sono la mia famiglia e questa è stata la mia casa negli ultimi 26 anni. Voglio ringraziare Francois-Henri Pinault per aver creduto in me e per avermi offerto questa straordinaria opportunità. Ma soprattutto voglio ringraziare Lee Alexander McQueen. Mi ha insegnato così tanto e gli sono eternamente grata. Non vedo l’ora di affrontare il futuro e il mio prossimo capitolo e porterò sempre con me questo periodo prezioso“, ha detto la stilista, insignita nel 2012 del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo servizio alla moda inglese.
Nel 2000, dopo soli due anni di lavoro nella maison McQueen, Sarah era stata nominata a capo della linea femminile e per 14 anni ha lavorato fiano a fianco con il geniale Lee Alexander, già provato dalle dipendenze e dalla depressione. Quando nel 2010 lui si era tolto la vita, ne aveva assunto il ruolo, decisa a portare avanti l’eredità del designer. Quindi l’anno successivo, l’apice di popolarità con la creazione dell‘abito da sposa in pizzo color avorio che l’ex Kate Middleton ha indossato per le nozze con il principe William: ancora oggi è uno dei modelli più popolari tra le spose di tutto il mondo. Collezione dopo collezione, Burton è cresciuta insieme al brand, riuscendo a consolidare l’identità stilistica del fondatore con la sua vena creativa, senza snaturarne le radici ma lavorando sull’anatomia femminile con un piglio altamente sartoriale (qui la nostra recensione della sua ultima collezione A/I 23).
Kering ha fatto sapere che la nuova organizzazione creativa della casa di moda sarà annunciata a tempo debito, ma tra gli addetti ai lavori già si scatenano rumors e indiscrezioni sul quello che sarà il futuro del brand, ma soprattutto di Sarah. Tanto più in questa fase di movimenti e rinnovamenti ai vertici dei marchi storici dell’alta moda. Per adesso, non resta che attendere sabato 30 settembre per vedere in passerella la sua collezione d’addio.