Il 19 e il 20 ottobre, presso l’Università degli Studi di Milano “La Statale”, si terrà il primo esperimento italiano di Assemblea civica sulla genitorialità sociale, uno strumento democratico innovativo utilizzato da qualche anno in molti Paesi del mondo (come raccontato su FqMillennium) e che riunisce un campione rappresentativo di ogni fascia della popolazione (per età, formazione, Regione di provenienza). I partecipanti prima vengono informati da esperti, poi chiamati a discutere su un tema di rilevanza collettiva per poi deliberare proposte e raccomandazioni da porre all’attenzione delle Istituzioni. In Francia, Spagna e Irlanda le assemblee sono già una realtà utilizzata per affrontare temi come il fine vita, aborto, cambiamento climatico.
L’appuntamento è aperto a tutti. L’Associazione Luca Coscioni, insieme a Eumans, sta coinvolgendo associazioni, gruppi di interesse, confessioni religiose con posizioni anche diverse sugli argomenti trattati. In questo caso si discuterà di genitorialità sociale. Al termine di sessioni informative cui parteciperanno esperti, accademici e rappresentanti della società civile, l’assemblea proverà a trovare una sintesi fra i vari punti di vista su quattro argomenti: l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita; la gravidanza per altri; le adozioni; la circolazione dello status giuridico di figlio.
“In Italia”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “ogni tema divisivo si trasforma in rissa politica e mediatica tra contrapposte fazioni. Il tema della genitorialità non fa eccezione, visto lo scontro sul tema della gravidanza per altri e della registrazione dei figli all’anagrafe. Noi vogliamo promuovere un modello alternativo, con il coinvolgimento diretto e informato dei cittadini. Nelle assemblee civiche estratte a sorte, infatti i partecipanti vengono selezionati secondo un criterio statistico, rappresentativo della società, e preparati da esperti per decidere sui grandi problemi che la politica non affronta. In Francia, Spagna e Regno Unito hanno discusso misure contro il cambiamento climatico, in Irlanda hanno cambiato la Costituzione e approvato una legge sull’aborto, in Canada una legge elettorale. Molte conclusioni delle assemblee civiche sono diventate poi leggi, conquistando riforme che i politici eletti, troppo impegnati a inseguire il consenso popolare o a scontrarsi tra maggioranza e opposizione, non erano riusciti ad adottare”. Qui si possono avere maggiori informazioni e compilando il form (qui) è possibile candidarsi a partecipare.