Sport

Coppa Davis, catastrofe Italia: Musetti e Sonego battuti dagli sconosciuti canadesi

Doveva essere una passeggiata, è stata una catastrofe. L’esordio dell’Italia nel girone di Coppa Davis a Bologna è un’inaspettata doppia delusione contro il Canada. Prima la doccia fredda con Lorenzo Sonego, numero 38 al mondo, battuto in due set con il punteggio di 7-6, 6-4 da Alexis Galarneau, carneade numero 200 Atp, Poi un altro sconosciuto, Gabriel Diallo (numero 158 Atp) ha liquidato Lorenzo Musetti a sua volta in due set: 7-5, 6-4. Il doppio Galarneau/Pospisil contro Bolelli-Vavassori diventa quasi ininfluente, se non in caso di arrivo a pari punti. L’Italia ha perso contro il Canada e ora per arrivare alle fase finali di Malaga a novembre dovrà vincere sia contro la Svezia che contro il Cile, a questo punto la favorita del gruppo A.

L’Italia è priva dei suoi due giocatori più importanti, Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Ma lo stesso vale per il Canada, che devo fare a meno di Felix Auger-Aliassime e ha Denis Shapovalov ancora alle prese con un complicato recupero da un problema al ginocchio che lo tiene fermo da Wimbledon. Insomma, i vincitori della Coppa Davis dello scorso anno schieravano per necessità le seconde linee, che sulla carta erano molto più scarse rispetto ai giocatori a disposizione di Volandri. Musetti è top 20, Sonego è stabilmente nei primi 50 e volendo c’è pure Matteo Arnaldi, fresco di ottavi agli Us Open.

Invece l’esordio è stato il peggiore possibile, forse figlio delle grandi polemiche che hanno accompagnato sia il forfait di Sinner che la decisione di Volandri di non convocare Fabio Fognini per il doppio. Adesso però l’Italia per non salutare subito la Coppa Davis battere il Cile (match in programma venerdì 15 settembre) di Nicolas Jarry e Cristian Garin, che possono mettere molto in difficoltà gli azzurri. Poi domenica ci sarà la Svezia, sulla carta più che abbordabile. Per arrivare tra le migliori 8 e giocarsi il trofeo a Malaga basta arrivare secondi, ma a questo punto nulla è più scontato.