“Vannacci? Sono stato uno dei primi a telefonargli e a congratularmi con lui“. Lo rivela ai microfoni de La Zanzara (Radio24) l’ex senatore della Lega Simone Pillon rendendosi protagonista di un inevitabile botta e risposta con David Parenzo, che commenta: “E per forza. La mela non cade lontano dall’albero”.
Il grande fustigatore della “ideologia gender” è irremovibile sul discusso militare: “Sono in grande compagnia perché il 70% degli italiani la pensa come Vannacci. I gay non sono normali? Veramente se lo dicono da soli. Se guardate la sigla LGBTQ, la Q sta per ‘queer’, che vuol dire diverso, non normale, strano, sghimbescio. Ma poi qui non è che stiamo parlando di minoranze ma di una maggioranza ormai – rincara – Siamo noi etero a essere in minoranza. Se dici di essere etero, ti dicono che fai schifo. Siamo arrivati a questo. Qui a Perugia tutti i giorni, quando vado a lavorare, passo davanti a una scritta che recita: “Cis = schifo”. ‘Cis’ nella loro mente malata sarebbero le persone eterosessuali”.
L’ex parlamentare leghista lamenta anche di avere pochi margini di libertà di espressione, citando la condanna in secondo grado per diffamazione nei confronti dell’associazione Omphalos di Perugia: “Sono stato sotto processo e ho dovuto pagare pure 60mila euro di risarcimento per aver detto che non bisogna andare nelle scuole a indottrinare i ragazzini col gender. Vedete un po’ voi se sono così libero”.
Lode del nostro anche per il compagno della premier Meloni, Andrea Giambruno: “La sua frase (“Se eviti di ubriacarti, non trovi il lupo”, ndr) è corretta nel contesto. Lui ha invitato le donne ad avere prudenza perchè è chiaro che se ti ubriachi fino a svenire e resti da sola, ci può essere un delinquente che ne approfitta, esattamente come quando lasci la porta di casa aperta. Non è che se ti rubano in casa, è colpa tua. La colpa è sempre del ladro, però non sei stato prudente”.