Tagliata. Perché non ha rispettato le regole. Parola di Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi, che durante il programma Cinque minuti di Bruno Vespa ha annunciato così la fine del rapporto con la Sigifer dopo la tragedia di Brandizzo, costata la vita a cinque operai. Dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni alternative: “Non lavora più nei nostri cantieri, sulla nostra infrastruttura, sono stati presi provvedimenti, il tragico incidente impone misure di questo tipo”, ha detto l’ad, sottolineando che quello che è successo a Brandizzo “è una violazione del sistema di regole con cui si devono effettuare i lavori sull’infrastruttura ferroviaria italiana”.

Non si è fatta attendere la replica della società, che in una nota ha fatto sapere che “la notte del 30 agosto non è stata garantita ai nostri operai l’interruzione della linea che è la base elementare per permetterci di lavorare” è la posizione della Sigifer. Che poi è passata ad altre accuse: “Ebbene, solo oggi, dopo avere dapprima fatto lavorare i nostri operai e poi avere impedito loro di svolgere le mansioni senza alcuna comunicazione, il committente ha notificato all’azienda la sospensione delle qualificazioni che ci consentono di lavorare da trent’anni sulle ferrovie”. Infine la conclusione: “Non potremo che ribaltare al mittente quanto ci scrive”.

Strisciuglio nella trasmissione ha anche precisato che in Rfi “non è nota alcuna prassi né è consentita alcuna prassi differente da quella prevista dalla nostra rigida normativa”. Infatti “abbiamo delle norme e delle procedure che regolano queste attività, il cantiere non era autorizzato all’inizio dei lavori e i canteri che riguardano l’infrastruttura ferroviaria devono essere preventivamente autorizzati, l’autorizzazione consiste nell’accertare che non ci deve essere la circolazione dei treni”, ha ribadito ancora una volta. Il numero uno di Rfi ha rivelato anche di aver visto “tantissime volte” il video girato da Kevin Laganà prima di essere travolto, insieme ai suoi compagni di lavoro, dal treno in corsa. “È grande il dolore, un dolore che porto dentro di me, tutti i ferrovieri sono fortemente addolorati“.

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