Hunter Biden è stato incriminato dal procuratore speciale David Weiss per il possesso illegale di una pistola, acquistata nel 2018 mentendo sul suo consumo di droga. Una brutta tegola per il padre Joe, in vista della campagna elettorale per le Presidenziali Usa del 2024. La mossa, attesa entro fine mese per evitare la scadenza dei termini di prescrizione, spiana la strada ad un processo nel 2024 in piena corsa per rimanere alla Casa Bianca e non gioverà certo al leader dem, che ha fatto del controllo sulle armi una delle priorità della sua amministrazione.
Dopo il fallito patteggiamento, su Hunter resta inoltre la possibilità di una seconda incriminazione per reati di evasione fiscale, altro tema cruciale dell’agenda del padre. Senza dimenticare il rischio dell’impeachment contro il presidente, generato sempre dal comportamento spavaldo del figlio, in questo caso per i suoi affari opachi all’estero quando il padre era vicepresidente. Biden per ora ha scelto di snobbare questo spettro e di passare all’attacco accusando i repubblicani alla Camera di tradire l’accordo bipartisan sul budget e di voler fare tagli “devastanti” al welfare, anche a costo di uno shutdown a fine mese.
“Non so bene perché, ma sapevano semplicemente che volevano mettermi in stato d’accusa. E ora, per quanto posso dire, vogliono mettermi in stato d’accusa perché vogliono lo shutdown”, ha detto il presidente in un evento di raccolta fondi, nel suo primo commento sull’avvio dell’inchiesta alla Camera. “Tutti mi chiedono sempre dell’impeachment – ha aggiunto – ma mi alzo ogni giorno non concentrato su di esso. Ho un lavoro da fare, devo affrontare i problemi che colpiscono il popolo americano ogni singolo giorno”. La strategia di Biden e della sua war room è quella di non farsi trascinare sul terreno scivoloso dell’impeachment. E di mostrarsi invece concentrato sull’agenda interna attaccando i repubblicani alla Camera sul fronte socio-economico, contrapponendo l’agenda della Bidenomics a quella della Maganomics, che vuole “abbassare le tasse ai ricchi e tagliare il welfare ai poveri”.