La neonata trovata morta in un cassonetto lo scorso 28 aprile a Milano, in zona Città Studi, è stata sepolta nella giornata di mercoledì 13 settembre presso il cimitero di Bruzzano, in un campo dedicato ai bambini. La piccola era stata abbandonata già priva di vita e, come riporta Il Corriere della Sera, il fatto aveva scosso particolarmente la cittadinanza tanto che era stata organizzata una veglia di preghiera. In seguito agli accertamenti necessari, portati avanti da parte dell’Istituto di medicina legale, l’autorità giudiziaria ha rilasciato il permesso per la sua sepoltura. Alla cerimonia, aperta a tutti i cittadini, ha partecipato l’assessora ai Servizi civici del Comune di Milano Gaia Romani, che ha deposto dei fiori a nome di tutta l’amministrazione comunale. In particolare, per la vicenda si era spesa molto la consigliera leghista Deborah Giovanati, che in una lettera al sindaco Sala aveva avanzato la richiesta a Palazzo Marino affinché per la piccola fossero svolte esequie pubbliche. “Credo che sia necessario un ulteriore gesto, che segna la nostra unità come città e dignità di una comunità: questa bambina deve poter avere esequie pubbliche ed essere sepolta degnamente, con gli onori della città. Perché non è figlia di nessuna ma è figlia di tutta Milano” ha detto Giovanati.