Mentre a Lampedusa ci sono più di 7mila persone che riempiono un hotspot ormai al collasso e mentre ci si prepara a ulteriori sbarchi, la premier Giorgia Meloni vola in Ungheria per parlare di natalità al Budapest Demographic Summit voluto da Victor Orbàn. I due, seduti a fianco in platea, si sono salutati con una stretta di mano e un abbraccio tra gli applausi del pubblico. Quindi la leader Fdi, dal palco, ha fatto il suo comizio (in inglese) e si è intestata una battaglia “in difesa della famiglia e di Dio”. E non solo. Ha anche detto che per l’Italia, l’Ungheria di Orban è un “modello” da seguire.

“Ci sono nazioni più ricche dove nascono meno bambini, dobbiamo mobilitare le risorse per sostenere la famiglia così com’è, l’Ungheria dà un esempio perfetto”, ha detto Meloni. “Anche il Papa lo ha detto nella sua visita pastorale. L’esempio dell’Ungheria dimostra che le cose possono cambiare se abbiamo il coraggio di fare le scelte e gli investimenti necessari. In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l’occupazione femminile”. Per Meloni sostenere la natalità è la priorità: “Obiettivo del nostro governo”, ha detto, “è rimanere in carica per molti anni, cosa inusuale in Italia, a differenza dell’Ungheria. Il nostro governo ha come priorità assoluta il numero di nascite, il sostegno alle famiglie. Per un futuro che sia migliore del presente”.

Meloni, è arrivata al Museo delle belle arti di Budapest per partecipare al Demographic Summit, ed era accompagnata dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. Ad accoglierla la premier è stata accolta dalla presidente dell’Ungheria, Katalin Novak. Meloni e Novak si sono intrattenute in un salone del museo, prima di intervenire al panel Family is the key to security, assieme al primo ministro ungherese, Viktor Orban, il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, e al vice presidente della Tanzania, Philip Isdor Mpango. Dopo uno spettacolo di balli folcloristici, i lavori sono stati aperti dalla benedizione dei vertici delle chiese di Ungheria, quella ortodossa siriaca, quella cattolica, quella riformata protestante, quella evangelica-luterana e la congregazione ebraica. Al termine del panel, Meloni ha fatto la pausa pranzo in un ristorante del centro di Budapest e, insieme a lei al tavolo, c’era anche il primo ministro ungherese Orban. Poco prima, Meloni ha avuto un breve colloquio con Nicholas James Vujicic, predicatore australiano e direttore di Life Without Limbs, un’organizzazione per persone disabili. L’agenda di Meloni prevede nelle prossime ore un bilaterale con il primo ministro di Budapest.

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