Crescono ancora i contagi da Covid in Italia ed è stato registrato un lieve incremento nel numero di morti. Nell’ultima settimana si registrano 30.777 casi, in aumento del 44,4% rispetto ai 21.309 della scorsa settimana secondo i dati del monitoraggio a cura dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. “In considerazione della situazione epidemiologica”, si legge nel documento, si suggerisce di rafforzare le misure di protezione e prevenzione, come la vaccinazione ai fragili. Al momento l’impatto sugli ospedali, viene precisato nel monitoraggio, “rimane limitato, sebbene in leggero e costante aumento”. Infatti, sale leggermente l’occupazione dei letti in Area medica: dal 3 al 3,8% con un totale di 2.378 ricoverati. E aumentano lievemente pure i pazienti gravi, ricoverati nelle terapie intensive (0,9% rispetto allo 0,6% della precedente rilevazione): al 13 settembre sono 76 persone.
Secondo quanto invece emerge da bollettino settimanale del ministero della Salute nell’ultima settimana (7-13 settembre) si registrano 99 decessi, in aumento del 5% circa rispetto ai 94 del periodo 31 agosto-6 settembre, in aumento anche il tasso di positività 14,9%, 2,3 punti percentuali in più rispetto al 12,6% del periodo 31 agosto-6 settembre.
Sale a 52 casi per 100mila abitanti l’incidenza di Covid in Italia negli ultimi 7 giorni monitorati (7-13 settembre). Il dato precedente era di 36 casi per 100mila abitanti, già in crescita. La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni in aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in aumento anche in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni, sostanzialmente stabile rispetto alle settimane precedenti. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 5 settembre 2023 è pari a 1,20 (1,13 – 1,27), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente e ancora sopra la soglia epidemica (Rt=1,12 (1,04 – 1,20), al 29 agosto 2023). I tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso) “sono stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano nella fascia dai 90 anni in su.
“In considerazione della situazione epidemiologica, coerente con il quadro a livello europeo, e dell’avvio dell’anno scolastico sul territorio nazionale, si suggerisce di rafforzare le previste misure di protezione e prevenzione, con particolare riguardo alla campagna vaccinale, nelle popolazioni più fragili”. E’ l’indicazione che viene data nell’ultimo report da Iss e ministero della Salute.
Puntando l’obiettivo sulla scorsa settimana “i dati della sorveglianza integrata dell’Iss, nel periodo 4-10 settembre, mostrano un’incidenza settimanale in aumento nella maggior parte delle regioni/province autonome con valori non superiori a 70 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (69 casi per 100.000 abitanti)”, si rileva nel report del monitoraggio. Incidenza che lungo la Penisola è salita ancora se si considerano gli ultimi giorni (7-13 settembre), con punte sopra 80 casi per 100mila abitanti.