Tutto liscio come l’olio per i Fefé Boys, che agli Europei di volley liquidano i campioni olimpici della Francia con un tre a zero facile, forse troppo facile (25-21, 25-19, 25-23). Ed è di nuovo in finale, dopo quella del torneo continentale di due anni fa e dopo la finale mondiale dello scorso anno. Sabato 16 settembre dall’altra parte ci sarà ancora la Polonia, come un anno fa. Dopo la tiratissima partita con l’Olanda ai quarti, vinta al quinto set, i ragazzi allenati da Ferdinando De Giorgi sembrano giocare rilassati davanti ai diecimila del Palazzetto dello Sport dell’Eur, a Roma. I transalpini allenati da Andrea Giani, molti dei quali cresciuti nel campionato italiano, tengono soltanto fino alla fine del primo set, poi sembrano i fantasmi di quell’équipe capace, a sorpresa, di vincere l’oro a Tokyo 2020. “Bisognava alzare il livello e lo abbiamo fatto bene”, ha detto lo schiacciatore Daniele Lavia, tra i migliori in campo. I precedenti ufficiali tra l’Italia di De Giorgi e la Francia di Giani, due allenatori che hanno vinto tre mondiali da giocatori con la Generazione di fenomeni, sono una sconfitta e una vittoria. Il 23 luglio 2022, nella Volley Nations League, con Giani in panchina la Francia batte con un 3 a 0 nettissimo l’Italia di De Giorgi in semifinale e poi va a prendersi il torneo. Poche settimane dopo, nei quarti di finale dei mondiali in Polonia, l’Italia supera la Francia al tie-break.

Nella sera di giovedì all’Eur l’Italia inizia con Alessandro Michieletto al servizio, in prima linea schiera Leandro Mosca, Yuri Romanò e Daniele Lavia, poi ancora Gianluca Galassi e Simone Giannelli. Andrea Giani invece decide di partire tenendo in panchina Earvin Ngapeth, che entra sul finale del set e si fa subito notare con un ace. Nel primo set, giocato punto a punto fino al 18-18, l’Italia prende il via grazie all’ingresso al servizio del secondo palleggiatore, Riccardo Sbertoli, che mette in difficoltà la ricezione della Francia. L’Italia risponde ai contrattacchi transalpini difendendo ogni pallone e rigiocandolo e alla fine si aggiudica il set col risultato di 25 a 21.

Nel secondo l’Italia prende subito tre punti di vantaggio e li gestisce, sfruttando anche le molte battute sbagliate dei francesi (9 in questo set). La Francia sembra ringalluzzirsi grazie all’ingresso di Stephan Boyer come opposto, più efficace di Jean Patry (ex Powervolley Milano), ma l’Italia mantiene il vantaggio senza grossi problemi e l’incrementa, complice anche un giovane Tommaso Rinaldi, 22 anni da compiere, che entra, fa una difesa decisiva su un attacco di Ngapeth e mette a segno un ace che regala il 24° punto all’Italia. Sbaglia il servizio seguente, Ngapeth va in battuta, ma sbaglia e gli azzurri vincono il secondo parziale.

Nel terzo tutto scorre liscio. L’Italia parte subito bene, accumula alcuni punti di vantaggio amministrato con freddezza. Sul finale i francesi hanno uno scatto d’orgoglio e Barthélémy Chinenyeze, centrale della Lube e migliore tra i francesi in campo, rallenta la corsa dell’Italia verso la finale grazie a due muri. Alessandro Michieletto rimette tutti a posto con una schiacciata e una battuta piazzata in zona di conflitto, tra due giocatori, portando l’Italia sul 23. Ngapeth potrebbe essere l’ultimo ostacolo da superare, ma sul 24-22 il suo servizio è fuori: la Francia vorrebbe un challenge (la Var del volley) per verificare il tocco della linea di fondo, ma avendo già chiesto quelli consentiti, non può ottenere la verifica. L’arbitro conferma il punto all’Italia e la vittoria della semifinale: gli azzurri scattano ad abbracciare Simone Anzani, tenuto lontano dai campi per degli accertamenti medici, e Roberto Russo, il centrale titolare che si è infortunato contro l’Olanda.

In un’Italia ben rodata, spiccano le prestazioni di Lavia (13 punti su 22 attacchi, col 59% di efficienza in attacco) e Yuri Romanò (15 punti di cui uno a muro, il 58% di efficienza). Michieletto di punti ne fa nove, ma sono punti che pesano. Il capitano Giannelli giostra gli attacchi e si toglie qualche sfizio mettendo a segno dei punti personali, come ormai ci ha abituato. Buona anche la prestazione di Leandro Mosca, subentrato al titolare Roberto Russo, infortunatosi martedì contro l’Olanda. Sabato in finale contro la Polonia di Nikola Grbic, dove spicca la potenza dello schiacciatore Wilfredo Leon, ci vorrà uno scatto in più. “La Polonia ha una panchina lunghissima, potranno cambiare le carte in corsa. Dovremo stare sereni, giocare con calma, controllare ciò che possiamo controllare e guardare avanti”, afferma il capitano Giannelli.

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