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Migranti, a Lampedusa una delegazione della Commissione Ue. Macron: “Un dovere non lasciare sola l’Italia”

Una delegazione della Commissione Europea si trova in missione a Lampedusa, mentre l’isola continua ad affrontare la nuova emergenza con il picco di sbarchi degli ultimi giorni. Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti europee, la delegazione è sull’isola per toccare con mano la situazione e stabilire i prossimi passi.

Notizia che arriva dopo i recenti attacchi del vicepremier Matteo Salvini e le parole del collega Antonio Tajani che ha annunciato una sua visita a Berlino e Parigi. E dalla Francia interviene il presidente Emmanuel Macron: “Il dovere di tutti noi europei è non lasciare l’Italia sola dinanzi a quello che sta vivendo. Considero che sia responsabilità dell’Unione europea tutta intera essere al fianco dell’Italia”, ha detto assicurando di agire “con rigore e umanità” con “decisioni” che “saranno prese con l’Italia”. Macron parla mentre a Lampedusa è presente Marion Maréchal Le Pen, numero due del partito Reconquête di Éric Zemmour e nipote di Marine Le Pen, nonché moglie dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo. L’esponente dell’estrema destra francese ha spiegato di aver deciso di recarsi a Lampedusa “per offrire” il suo “sostegno agli italiani, vigliaccamente abbandonati dall’Ue mentre affrontano la peggiore ondata migratoria della loro storia”.

In contemporanea alle parole di Macron viene diffusa la notizia del colloquio telefonico tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il collega francese Gérarld Darmanin per fare un punto sulla situazione dei flussi migratori. I ministri, fa sapere il Viminale, “hanno concordato sulla prioritaria esigenza di una strategia che punti ad un rapido rafforzamento della cooperazione operativa con i Paesi di origine che possa incidere efficacemente sul blocco delle partenze, onde evitare che il problema si ripercuota anche sui movimenti secondari“. Piantedosi e Darmanin “manterranno stretti contatti per aggiornarsi anche in vista del prossimo Consiglio Affari Interni e Giustizia”. Un commento arriva anche dallo stesso ministro francese: “Ho appena parlato lungamente con il mio omologo italiano Matteo Piantedosi. Abbiamo deciso di agire insieme nelle prossime ore presso l’Unione europea per rafforzare fortemente la prevenzione delle partenze dei migranti e la lotta ai trafficanti” di esseri umani, ha scritto sui social Gérald Darmanin.

Pochi giorni fa aveva sollevato polemiche la decisione della Francia di dare una stretta ulteriore ai controlli alla frontiere con l’Italia, proprio mentre i continui sbarchi mandavano al collasso il sistema d’accoglienza a Lampedusa. Sul fronte europeo si muove anche Vienna: secondo quanto riportato dalla stampa locale l’Austria sta “intensificando il monitoraggio al Brennero”. Intanto la Germania conferma la sospensione del meccanismo di solidarietà: riprenderà solo quando l’Italia riattiverà le regole di Dublino, ha confermato l’esecutivo tedesco. “Guardiamo con preoccupazione la situazione a Lampedusa”, ha aggiunto oggi in conferenza stampa il portavoce del ministero dell’Interno tedesco, Steffen Hebestreit.

“L’Italia ha il nostro pieno supporto politico, stiamo lavorando con Roma dal punto di visto finanziario e operativo”, ha detto la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper. Interpellata sulla chiusura all’accoglienza dei migranti annunciata dalla Germania, la portavoce ha aggiunto: “Necessitiamo di solidarietà e contiamo su tutti i Paesi membri. Dobbiamo cooperare a stretto contatto, serve una maggiore solidarietà“. In giornata si riunisce anche il Meccanismo volontario di solidarietà sulla migrazione: si tratta “di un incontro tecnico” già programmato prima dell’aggravarsi della situazione a Lampedusa.