Cronaca

Polizia nel Pantheon per sgomberare 100 manifestanti, l’arciprete protesta e cita i Patti Lateranensi

L’intervento della polizia per sedare una protesta dentro il Pantheon di Roma crea un incidente diplomatico tra l’Italia e la Santa Sede? Il caso nasce dopo quanto accaduto all’interno della Basilica Santa Maria da Martyres di Roma, dove giovedì un gruppo di 100 persone appartenente ai Comitati Vele di Scampia aveva occupato la chiesa-museo protestando contro il taglio dei fondi Pnrr, operato dal ministro Raffele Fitto, destinati alla riqualificazione del complesso popolare. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine era stata la responsabile dei Musei Statali della Città di Roma, competente sulla basilica in quanto il ministero della Cultura ha incarico la gestione diretta del Pantheon, bene demaniale e da poche settimane divenuto a pagamento per i turisti.

Il problema è che il Mic ha agito autonomamente senza avvertire il rettorato della Basilica. Così il Vicariato ha bacchettato il governo con una nota al vetriolo. “Le ragioni dei manifestanti e la loro azione avrebbero forse meritato una considerazione più delicata e meno decisa”, ha dichiarato l’arciprete rettore mons. Daniele Micheletti. Che poi fa notare: “L’articolo 5 secondo comma della legge 121/85 (i patti lateranensi, ndr) prevede che ‘salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica’”.

“Premesso – ha aggiunto – che non si vede come potessero ricorrere i casi di urgente necessità, è opportuno precisare che lo sgombero è stato disposto senza avvisare o coinvolgere in alcun modo l‘autorità ecclesiastica competente e le forze di polizia sono entrate in basilica senza essere state chiamate dall’arciprete rettore e senza il necessario assenso del medesimo”. L’Italia ha violato i patti lateranensi? Il governo italiano, dopo la reprimenda del mons. Micheletti, non si è esposto. Nemmeno il Viminale ha preso posizione. Fonti della Questura di Roma spiegano al fatto che in realtà non sarebbe trattato di un vero e proprio sgombero, ma di un “invito ai manifestanti a spostarsi“, tanto che i comitati avrebbero continuato la loro protesta all’esterno del Pantheon. E che all’interno della basilica sarebbe entrato un solo funzionario Digos, in abiti civili. Resta il tema della protesta: “Il progetto Vele è una vera e propria misura anticamorra. tagliando quei fondi, il governo riconsegna moltissimi cittadini a una zona d’ombra”, ha detto Nicola Nardella, presidente della Municipalità di Scampia.