Doveva essere un test per una esibizione delle Frecce Tricolori prevista per domenica, ma uno degli aerei ha perso quota e si è schiantato a terra coinvolgendo un’auto che passava sulla strada. A bordo una bambina di 5 anni che è morta: feriti e ustionati la madre, il padre e il fratellino. Il velivolo è precipitato vicino all’aeroporto di Torino Caselle, a nord di Torino, nel pomeriggio di sabato 16 settembre. L’MB-339 era in formazione per una fase di test per l’esibizione prevista per il giorno successivo: l’aereo si è disunito dalla formazione degli altri velivoli con cui stava viaggiando e si è schiantato al suolo.
Impressionanti le immagini riprese da alcuni passanti che mostrano l’aereo perdere quota, schiantarsi e prendere fuoco dopo l’impatto a terra. Poco prima che il pilota riuscisse a essere espulso dall’abitacolo e aprire il paracadute. L’aereo fuori controllo è finito contro l’auto, che si è capovolta e poi è stata completamente avvolta dalle fiamme. La vettura viaggiava sulla strada accanto a un campo di mais nei pressi di San Francesco al Campo. È stata centrata dal velivolo non lasciando scampo alla vittima.
“Ho un problema al motore” – Il pilota avrebbe comunicato un problema al motore al suo capo squadra, durante il volo. A questo punto il maggiore avrebbe riferito che doveva sganciarsi dalla formazione. In seguito ha perso il controllo del velivolo e ha azionato il dispositivo di eiezione dalla cabina.
Le vittime – La famiglia a bordo della macchina è residente nel comune di San Francesco al Campo, a poca distanza dal luogo dell’incidente. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, al volante c’era P.O., 49 anni, al suo fianco la moglie, V. V di 41 e, nei sedili posteriori, i due figli. Dalla macchina, ribaltata e andata a fuoco poco dopo l’impatto con il velivolo, è stato possibile estrarre in tempo solo il più grande dei due bambini, 12 anni. Per la piccola, 5 anni, era ormai troppo tardi. Il 12enne trasferito al Regina Margherita, ustioni anche per la madre, in codice giallo al Cto, per il padre e per il pilota, trasferiti in codice giallo al San Giovanni Bosco. Il ragazzino ha riportato ustioni di secondo grado su circa il 15% del corpo. All’arrivo era cosciente ed è stato sedato. Dai primi accertamenti non avrebbe riportato lesioni importanti. Ora è ricoverato in rianimazione e la prognosi al momento è riservata.
La dinamica da chiarire – Il pilota si è salvato lanciandosi con il paracadute, dopo aver azionato il sistema di emergenza. Gli altri mezzi delle Frecce Tricolori hanno invece completato l’atterraggio, nella base aerea di Collegno: domenica avrebbero dovuto partecipare a un’esibizione organizzata per il centesimo anniversario dell’aeronautica militare. L’ipotesi è che l’incidente sia stato provocato da un impatto con uccelli (bird strike). Per questo il velivolo, Pony 4, è diventato ingovernabile. La pattuglia delle Frecce era attesa per le 17 all’aero club di Vercelli.
La nota dell’Aeronautica, l’ipotesi bird strike- “La formazione era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Dò ha perso quota ed è precipitato al suolo. Il pilota, immediatamente prima dell’impatto, è riuscito ad eseguire la manovra di eiezione – spiega l’Aeronautica Militare in una nota -. Non è possibile al momento confermare le cause dell’incidente. Una delle ipotesi al vaglio, vista la dinamica dell’evento, è quella di un impatto del velivolo con un volatile (in gergo tecnico Bird strike) durante le primissime fasi del decollo”.
Evento annullato, indaga la procura di Ivrea – Domenica le Frecce Tricolori avrebbero dovuto essere il culmine di una esibizione all’aero club di Torino-Collegno organizzata per il centenario dell’Aeronautica militare. L’evento è stato annullato. Come il concerto dei Pink Sound previsto per sabato sera. Sul luogo dell’incidente il sindaco di Torino e metropolitano, Stefano Lo Russo. A indagare sarà la procura di Ivrea (Torino). La procuratrice capo, Gabriella Viglione, ha deciso di fare un sopralluogo. L’aeroporto di Caselle è sotto la competenza della procura di Torino, ma il punto esatto dello schianto è nel territorio del Comune di San Francesco al Campo, che è di pertinenza degli uffici giudiziari di Ivrea.
L’indagine – “Sono in corso gli accertamenti che, come capirete, sono complessi, lunghi. In questo momento non si può dire molto, stiamo facendo ancora tutti i rilievi. Le forze dell’ordine sono tutte intervenute. Bisogna ancora raccogliere vari pezzi dell’aereo e i reperti dell’auto. Al momento non si può dire molto altro, è tutto in corso di accertamento – ha chiarito Gabriella Viglione – L’auto stava transitando”, ha precisato la pm sottolineado che “le notizie che stanno arrivando dagli ospedali sono rassicuranti ma purtroppo la bimba è deceduta”. Tutte le operazioni “non saranno brevi”, ha aggiunto. In merito all’ipotesi di un impatto con uno stormo di uccelli, la pm ha parlato di “probabilità, ma dobbiamo verificare tutto“. Intanto le operazioni all’aeroporto di Torino sono soggette a ritardi indefiniti a causa di un incidente.
L’altro incidente – Solo poche ore prima, sempre nel capoluogo piemontese, si era verificato un altro incidente aereo. All’Aero Club un velivolo in fase di atterraggio è uscito di pista e si è ribaltato: secondo le prime informazioni, il pilota non è riuscito a frenare in tempo a causa di un guasto al sistema e il jet si è piegato su un’ala nel prato. Fortunatamente i piloti e gli spettatori sono rimasti illesi, ma è stato necessario interrompere il ciclo di esibizioni, indette anch’esse per festeggiare il centenario dell’aeronautica. Sul posto sono inoltre intervenuti i vigili del fuoco. “Nulla di grave, situazioni che a me sono capitate tante volte” aveva commentato il presidente dell’Aeroclub, Alberto Bannino. “Il fine settimana di appuntamenti continuerà appena terminate le operazioni di recupero”. Ma ancora non si aveva notizia della famiglia travolta dall’aereo.
Cronaca
Aereo delle Frecce Tricolori si schianta: morta una bimba di 5 anni, ustionati madre e padre e fratellino
Doveva essere un test per una esibizione delle Frecce Tricolori prevista per domenica, ma uno degli aerei ha perso quota e si è schiantato a terra coinvolgendo un’auto che passava sulla strada. A bordo una bambina di 5 anni che è morta: feriti e ustionati la madre, il padre e il fratellino. Il velivolo è precipitato vicino all’aeroporto di Torino Caselle, a nord di Torino, nel pomeriggio di sabato 16 settembre. L’MB-339 era in formazione per una fase di test per l’esibizione prevista per il giorno successivo: l’aereo si è disunito dalla formazione degli altri velivoli con cui stava viaggiando e si è schiantato al suolo.
Impressionanti le immagini riprese da alcuni passanti che mostrano l’aereo perdere quota, schiantarsi e prendere fuoco dopo l’impatto a terra. Poco prima che il pilota riuscisse a essere espulso dall’abitacolo e aprire il paracadute. L’aereo fuori controllo è finito contro l’auto, che si è capovolta e poi è stata completamente avvolta dalle fiamme. La vettura viaggiava sulla strada accanto a un campo di mais nei pressi di San Francesco al Campo. È stata centrata dal velivolo non lasciando scampo alla vittima.
“Ho un problema al motore” – Il pilota avrebbe comunicato un problema al motore al suo capo squadra, durante il volo. A questo punto il maggiore avrebbe riferito che doveva sganciarsi dalla formazione. In seguito ha perso il controllo del velivolo e ha azionato il dispositivo di eiezione dalla cabina.
Le vittime – La famiglia a bordo della macchina è residente nel comune di San Francesco al Campo, a poca distanza dal luogo dell’incidente. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, al volante c’era P.O., 49 anni, al suo fianco la moglie, V. V di 41 e, nei sedili posteriori, i due figli. Dalla macchina, ribaltata e andata a fuoco poco dopo l’impatto con il velivolo, è stato possibile estrarre in tempo solo il più grande dei due bambini, 12 anni. Per la piccola, 5 anni, era ormai troppo tardi. Il 12enne trasferito al Regina Margherita, ustioni anche per la madre, in codice giallo al Cto, per il padre e per il pilota, trasferiti in codice giallo al San Giovanni Bosco. Il ragazzino ha riportato ustioni di secondo grado su circa il 15% del corpo. All’arrivo era cosciente ed è stato sedato. Dai primi accertamenti non avrebbe riportato lesioni importanti. Ora è ricoverato in rianimazione e la prognosi al momento è riservata.
La dinamica da chiarire – Il pilota si è salvato lanciandosi con il paracadute, dopo aver azionato il sistema di emergenza. Gli altri mezzi delle Frecce Tricolori hanno invece completato l’atterraggio, nella base aerea di Collegno: domenica avrebbero dovuto partecipare a un’esibizione organizzata per il centesimo anniversario dell’aeronautica militare. L’ipotesi è che l’incidente sia stato provocato da un impatto con uccelli (bird strike). Per questo il velivolo, Pony 4, è diventato ingovernabile. La pattuglia delle Frecce era attesa per le 17 all’aero club di Vercelli.
La nota dell’Aeronautica, l’ipotesi bird strike- “La formazione era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Dò ha perso quota ed è precipitato al suolo. Il pilota, immediatamente prima dell’impatto, è riuscito ad eseguire la manovra di eiezione – spiega l’Aeronautica Militare in una nota -. Non è possibile al momento confermare le cause dell’incidente. Una delle ipotesi al vaglio, vista la dinamica dell’evento, è quella di un impatto del velivolo con un volatile (in gergo tecnico Bird strike) durante le primissime fasi del decollo”.
Evento annullato, indaga la procura di Ivrea – Domenica le Frecce Tricolori avrebbero dovuto essere il culmine di una esibizione all’aero club di Torino-Collegno organizzata per il centenario dell’Aeronautica militare. L’evento è stato annullato. Come il concerto dei Pink Sound previsto per sabato sera. Sul luogo dell’incidente il sindaco di Torino e metropolitano, Stefano Lo Russo. A indagare sarà la procura di Ivrea (Torino). La procuratrice capo, Gabriella Viglione, ha deciso di fare un sopralluogo. L’aeroporto di Caselle è sotto la competenza della procura di Torino, ma il punto esatto dello schianto è nel territorio del Comune di San Francesco al Campo, che è di pertinenza degli uffici giudiziari di Ivrea.
L’indagine – “Sono in corso gli accertamenti che, come capirete, sono complessi, lunghi. In questo momento non si può dire molto, stiamo facendo ancora tutti i rilievi. Le forze dell’ordine sono tutte intervenute. Bisogna ancora raccogliere vari pezzi dell’aereo e i reperti dell’auto. Al momento non si può dire molto altro, è tutto in corso di accertamento – ha chiarito Gabriella Viglione – L’auto stava transitando”, ha precisato la pm sottolineado che “le notizie che stanno arrivando dagli ospedali sono rassicuranti ma purtroppo la bimba è deceduta”. Tutte le operazioni “non saranno brevi”, ha aggiunto. In merito all’ipotesi di un impatto con uno stormo di uccelli, la pm ha parlato di “probabilità, ma dobbiamo verificare tutto“. Intanto le operazioni all’aeroporto di Torino sono soggette a ritardi indefiniti a causa di un incidente.
L’altro incidente – Solo poche ore prima, sempre nel capoluogo piemontese, si era verificato un altro incidente aereo. All’Aero Club un velivolo in fase di atterraggio è uscito di pista e si è ribaltato: secondo le prime informazioni, il pilota non è riuscito a frenare in tempo a causa di un guasto al sistema e il jet si è piegato su un’ala nel prato. Fortunatamente i piloti e gli spettatori sono rimasti illesi, ma è stato necessario interrompere il ciclo di esibizioni, indette anch’esse per festeggiare il centenario dell’aeronautica. Sul posto sono inoltre intervenuti i vigili del fuoco. “Nulla di grave, situazioni che a me sono capitate tante volte” aveva commentato il presidente dell’Aeroclub, Alberto Bannino. “Il fine settimana di appuntamenti continuerà appena terminate le operazioni di recupero”. Ma ancora non si aveva notizia della famiglia travolta dall’aereo.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).