Mentre la premier Giorgia Meloni rompe giorni di silenzio annunciando “misure straordinarie per fare fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto sulle nostre coste”, a Lampedusa vanno in scena nuove tragedie. Una donna ha partorito nella notte su un barchino partito dalla costa nord della Tunisia verso l’Italia. È stata aiutata da altre migranti con lei sull’imbarcazione. Il neonato però è morto poco dopo essere venuto al mondo. Il cadavere del piccolo è stato sbarcato all’alba al molo Favarolo di Lampedusa da una motovedetta della Capitaneria ed è stato portato al cimitero dell’hotspot in contrada Imbriacola mentre la madre è a Lampedusa al poliambulatorio. Pochi giorni fa un altro bimbo, di 5 mesi, è morto poco prima di arrivare sull’isola.
“Purtroppo non mi sorprende tragicamente. Perché sono quelle tragedie a cui non possiamo fare l’abitudine”, ha commentato il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, rispondendo ai giornalisti a San Giovanni Rotondo. “È la tragedia di piccoli e di grandi che perdono la vita. Poi c’è la discussione su come affrontare anche un’ondata particolare come questa. Dobbiamo ricordarci che la vita delle persone è sacra e dobbiamo salvarla”.
Sono stati altri 13 gli sbarchi avvenuti sull’isola dalla mezzanotte, per un totale di oltre 500 migranti. I barchini sono stati condotti in porto da unità della Guardia di Finanza e della Guardia costiera. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono, al momento, circa 2.796 ospiti. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, nelle prossime ore la polizia inizierà a scortare 400 degli ospiti al porto, verranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy per Porto Empedocle. Sono in corso di pianificazione poi, per il pomeriggio e la serata, altre partenze.