"Mi vanno sempre meno a genio. Siamo diventati una massa di pecoroni. Mi preoccupa la negatività, la cattiveria, non la capisco", la parole della cantante a proposito dei social
Dalla passione per i calzini (“Non so nemmeno quanti sono, due cassettoni pieni, ma metto sempre gli stessi”), al secondo nome, Miura, come la Lamborghini coupé del 1966, che da deciso di non usare perché “fa confusione. In famiglia abbiamo tutti il secondo nome di una macchina, sono nata così, non gli do peso, per me è come chiamarmi Francesca”: Elettra Lamborghini si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera e a proposito di Lamborghini ha spiegato che, sì, ne ha una in garage ma “guida ormai raramente”. Giudice nella nuova stagione di Italia’s Got Talent, è molto amata sui social ma non manca la ‘classica’ dose di hater: “Qualche giorno fa avrei voluto rispondergli per benino, ma il mio ufficio stampa non sarebbe stato contentissimo. Con la fama è compreso anche questo, ti ci devi abituare. Certo che il mondo sarebbe più bello se ognuno si facesse i cavoli suoi. Sono sensibile, ci resto male. Prima magari pubblico una storia “cazzuta”, poi la notte ci ripenso e mi sento giù. Fortuna che i miei hater non sono tanti”. E sono proprio i social che qualche volta la fanno arrabbiare: “Mi vanno sempre meno a genio. Siamo diventati una massa di pecoroni. Mi preoccupa la negatività, la cattiveria, non la capisco“. Tra poco (il 26 settembre) Lamborghini festeggerà tre anni di matrimonio con dj Nick van de Wall, ovvero Afrojack. Dove? “Svizzera, in un centro detox, sì fa ridere. Niente telefonini. Si mangia poco e niente. Le coppie che riescono a non litigare significa che sono davvero molto affiatate”.