Le indagini sull’incidente che ha coinvolto un aereo delle Frecce Tricolori, provocando la morte di una bimba, proseguono. Un avviso di garanzia da parte della procura di Ivrea è stato notificato al pilota che il 16 settembre si è schiantato al suolo a San Francesco al Campo dopo aver avvertito il caposquadra che aveva un problema al motore. Il provvedimento è un atto indispensabile per procedere ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili e non è legato ad accuse specifiche o ad attribuzioni di responsabilità. Il fascicolo aperto dai pm è per disastro e omicidio colposo.

Oscar Del Dò, maggiore, 35 anni, con oltre 2000 ore di volo, caduto nel corso di una manifestazione all’aeroporto di Caselle, è tornato in Friuli Venezia Giulia. È in buone condizioni di salute ma turbato, molto dispiaciuto per l’incidente avvenuto e in cui è morta la piccola Laura. Per oggi era previsto il sorvolo ad Aosta un modo per celebrare con i cittadini i cento anni di storia dell’Aeronautica, ma è stato annullato.

“Stiamo procedendo all’acquisizione di tutti i dati tecnici – conferma la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione – per cercare di ricostruire nei dettagli quando accaduto”. Non sarà una procedura rapida perché i dati tecnici del velivolo precipitato dovranno essere confrontati con le comunicazioni audio dei piloti e le registrazioni della scatola nera. Inoltre saranno probabilmente verificate dagli inquirenti anche le misure di sicurezza dell’aeroporto. Un audio diffuso sui social parla di un possibile rischio di impatto con gli uccelli, che è probabilmente la causa che ha provocato il guasto al motore della Freccia Tricolore: rischio che sarebbe stato ignorato dai piloti della pattuglia acrobatica. “È un audio che non è agli atti – sottolinea la procuratrice – perché non sappiamo chi è l’autore e nemmeno se è autentico“.

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