Gli Stati Uniti hanno trasferito su un conto qatariota sei miliardi di dollari di fondi iraniani, finora congelati in Corea del Sud in applicazione delle sanzioni internazionali contro il regime di Teheran. L’operazione finanziaria avviene nel quadro di un accordo per uno scambio di prigionieri, raggiunto ad agosto al termine di un anno di trattative. Lo ha dichiarato all’agenzia internazionale Afp una fonte vicina alla vicenda, specificando che un aereo dal Qatar ha raggiunto l’Iran per l’evacuazione di cinque cittadini Usa detenuti: allo stesso tempo, il governo di Washington dovrà lasciar andare cinque iraniani.

A far ritorno in America saranno quattro uomini e una donna, detenuti nel famigerato carcere di Evin (lo stesso in cui è stata rinchiusa l’italiana Alessia Piperno) e in possesso anche di un passaporto iraniano. Tra loro Emad Shargi, uomo d’affari di 59 anni, e l’ambientalista 67enne Morad Tahbaz, che è anche cittadino britannico. In cambio Washington lascerà andare cinque cittadini iraniani detenuti in carceri statunitensi perché riconosciuti colpevoli di aver violato le sanzioni.

“Lo scambio di prigionieri avverrà oggi e cinque prigionieri, cittadini della Repubblica islamica, saranno rilasciati dalle carceri degli Stati Uniti”, ha confermato in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri iraniano. Di questi, ha precisato, due faranno ritorno in Iran, e uno raggiungerà la famiglia in un Paese estero, mentre altri due hanno espresso il desiderio di rimanere negli Stati Uniti.

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