Anche l’Ocse riduce le previsioni sulla crescita economica italiana, nell’ambito di una generalizzata revisione al ribasso delle precedente stime. Nel rapporto Prospettive Economiche Intermedie pubblicato oggi, il Pil italiano viene ora indicato a + 0,8% sia nel 2023 che nel 2024 con un taglio dello 0,4%, coerente con i correttivi apportati qualche giorno fa dalla Commissione Ue. La Francia, secondo l’Ocse, crescerà quest’anno dell’1% e dell’1,2% nel 2024. La Germania, dopo una flessione dello 0,2% nel 2023 dovrebbe risalire fino a + 0,9% nel 2024 mentre i due dati per la Spagna sono + 2.3% e + 1,9%.Come già indicato dalla Commissione Ue, il prossimo anno l’Italia sarà ultima tra le grandi economie europee per crescita economica. In generale la zona euro dovrebbe crescere quest’anno dello 0,6% per poi accelerare al + 1,1% nel 2024. In questo caso la revisione è dello 0,3 e dello 0,4%. Il Pil globale dovrebbe espandersi quest’anno del 3% per rallentare a + 2,7% nel prossimo anno.

Nell’eurozona, precisa l’Ocse, l’inflazione dovrebbe passare dall’8,4% del 2022, al 5,5% del 2023 (-0,3% rispetto alle precedenti stime di giugno), al 3% del 2024 (-0,2%). Anche in Italia l’inflazione dovrebbe contrarsi progressivamente dall’8,7% del 2022, al 6,1% del 2023 (-0,3% rispetto alle precedenti stime di giugno), al 2,5% del 2024 (-0,5% rispetto alle precedenti stime). – Le prospettive economiche dell’Ocse “sono segnate da rischi importanti. Tra i principali rischi l’inflazione risulta più forte di quanto previsto il che richiede politiche monetarie restrittive”, ha detto il segretario generale dell’organizzazione, Matthias Cormann, presentando i nuovi dati a Parigi. La “politica monetaria deve rimanere restrittiva” fino quando non ci saranno “segni chiari” di miglioramento dell’inflazione, ha avvertito evocando, tra gli altri rischi, una economia cinese più debole del previsto. “La ripresa più debole del previsto in Cina – ha dichiarato – pesa sulla crescita mondiale”.

“La difficoltà per l’Italia è la crescita o meglio l’assenza di crescita. La nostra raccomandazione alle autorità italiane è avviare delle riforme strutturali per far fronte alla crescita debole, il che significa, ad esempio, rafforzare la concorrenza e l’innovazione”, lo dice la capoeconomista dell’Ocse, Clare Lombardelli, alla conferenza stampa di presentazione dell’Economic ha risposto così alla domanda su quale fosse il suo suggerimento per rafforzare l’economia del Belpaese. “Riforme strutturali da portare avanti: ecco quella che sarebbe la nostra raccomandazione per l’Italia”, ha aggiunto.

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