Libertine Queen, la società fondata da Mia, 37 anni, e Fausto, 45, è considerata il top nell’ambito dei party scambisti fuori dai locali privé
Tutti sono ancora vestiti. Anche chi prende sculacciate sulla gogna, la struttura in legno adibita alle pratiche di sesso estremo. Il performer nel giardino sta ancora giocando con il fuoco per dare il benvenuto alle coppie che entrano. Soltanto a mezzanotte, quando scenderanno sette donne in fila dalla scala principale, con addosso solo un tanga e i copri capezzoli per ricevere l’’assenzio’ da una ballerina in piedi su un bancone, il party trasgressivo avrà inizio. Il messaggio con l’indicazione precisa della location arriva su WhatsApp alle 18. Fino a quell’ora sappiamo soltanto che il party scambista è in una villa medievale nel veronese e che s’intitola Absinthium. Che costa 350 euro a coppia e prevede buffet e bevande, servizio di guardaroba, dj set, gioco libertino per tutta la notte. Il dress code non ammette eccezioni: lei in abbigliamento sexy, lui in total black.
Come si entra? Compilando una richiesta online senza sbagliare i congiuntivi, inviando foto che dimostrino che si è una coppia vera, non un attempato con la badante, non due improvvisati senza un’immagine che li ritragga insieme, non un singolo che trova una donna disponibile e la paga per andarci. Libertine Queen, la società fondata da Mia, 37 anni, e Fausto, 45, è considerata il top nell’ambito dei party scambisti fuori dai locali privé. “Perché – spiega Mia – chi ama condividere questo stile di vita e questa idea di sessualità di coppia non ne può più di singoli che mettono mani addosso senza consenso, di ambienti volgari e mancanza di opportunità di conoscenza”.
Dopo aver scoperto il gioco per caso, Mia e Fausto si sono innamorati e sposati. Hanno lasciato i loro rispettivi lavori, lei di grafica lui in ambito sanitario, e si sono trasferiti a Las Palmas dove hanno fondato la società Libertine Queen, che fra poco aprirà i battenti anche come community per scambisti. Credono molto nell’idea che condividere la trasgressione sia una forma di fedeltà onesta e trasparente, che fa crescere fiducia, amore e dialogo.
Finora hanno organizzato una decina di party dal nome ricorrente in dimore storiche sparse per la penisola: Decameron, Odalik, Pigalle, B Side, Absinthium. Ma anche un “Eyes wide shut” in una chiesa sconsacrata piena di candele. Dove si poteva accedere solo in mantello nero e maschera. Il film di Kubrick lo hanno visto tutti. Ma il Decamerone di Boccaccio non tutti lo hanno letto. Perciò, per non farci cogliere impreparati sul contesto culturale dei loro party ci siamo portati il bigino di letteratura. E il vocabolario tascabile di alcune delle lingue più diffuse. Le coppie, circa 80, arrivano infatti all’Absinthium da tutta Europa.
Ma solo i più svegli lo trovano subito (non noi). Persi nella campagna veneta nonostante il navigatore indichi che siamo già arrivati continuiamo a girare in tondo. Su alcuni portoni ci sono i fiocchi delle nuove nascite, subito dietro c’è il circolo sociale dove gli anziani stanno ancora giocando a carte nel giardino. Dietro c’è l’oratorio. “Non può mica essere qui!”, pensiamo. Poi alzando lo sguardo notiamo una torretta e una dimora medievale dalle cui finestre si sente musica a palla. “Ci siamo”.
All’ingresso il personale è gentilissimo. Rigoroso lasciare il cellulare al guardaroba prima di andare in perlustrazione. Il buffet con panini e tartine è allestito, il bancone con bollicine e bevande anche: la zona dj nel salone spara musica a palla. Disco. Il che ci lascia un po’ stupiti ma cosa ci aspettavamo, Mozart? Però notiamo la presenza di un sassofonista (che di lì a poco suonerà). Andiamo a visitare le sale dei giochi al piano terra e al piano superiore. Sono tutte ancora vuote. Con tanti letti, alcuni in stile medievale, armadi, qualche ventilatore sparso, molti condom sui mobiletti, finestre che danno sul giardino interno.
Ma luoghi appartati ce ne sono? Ci viene in mente che forse, essendo una serata per coppie con davvero pochissimi singoli selezionati, non ci sia bisogno di delimitare gli spazi. Tutti vogliono giocare con tutti. Persino le strutture del Bdsm (pratiche erotiche estreme, fra cui dominazione e sottomissione) sono al centro di uno stanzone, circondate da letti. Il rischio della mancanza di educazione non si corre in questo party.
In effetti le coppie sono tutte giovani e carine, dai 30 ai 45 anni al massimo, eleganti anche negli abitini striminziti e disinibite. Tranne uno o due maschi che devono aver travisato il dress code, con tatuaggi neri su petto e braccia che fanno da camicia, gli altri sono tutti gentili e devoti alla loro compagna. Dalla maestrina all’imprenditore, dalla casalinga all’impiegato la complicità di chi ha scelto un modo inusuale di vivere la sessualità insieme sembra essere una caratteristica di questo party. Ma non ci sono contesti in cui conoscersi. Il salone è invaso dall’eccesso di musica e non si riesce a parlare. Un paio di coppie cominciano a spogliarsi e a fare sesso dove capita. Ben prima del rito che dà l’avvio ai giochi. La folla nel salone preme perché si cominci. E così, subito dopo il rito delle sette ragazze con l’’assenzio’ (bevanda illegale all’inizio del ‘900), tutti si precipitano nelle sale dei giochi e cominciano a scambiare. “Ho sognato che tutti sc*****no con tutti”, dice Nicole Kidman nel film “Eyes Wide Shut”.
Scambi di coppie e di gruppo su tutti i letti. Altre coppie che guardano lo scambio. La signora delle pulizie finge di non vedere, cerca di non disturbare quando fa il cambio lenzuola. Su un mobiletto coperto da un telo di plastica c’è il Glad assorbi odori e ci sono i fazzolettini profumati. Anche se la musica nelle stanze dei giochi non arriva la dimensione è talmente goliardica che nemmeno i Carmina Burana di Orff sarebbero adatti. Meglio i suoni naturali, le voci e i gridolini.
L’atmosfera però ci sembra diversa da ciò che recita il sito: “Un’occasione unica per facilitare l’incontro e la conoscenza di nuove persone in un’atmosfera suggestiva e rilassante”. Molto trasporto e poca dialettica. Che accelera il corso degli eventi. Che differenza c’è fra erotismo e sesso? Magari lo scopriremo al prossimo viaggio. Intanto l’educazione e il rispetto degli altri sono stati garantiti. Nessuno infastidisce nessuno, non ci sono forzature. Una curiosità: mentre scendo faticosamente dalle scale col tacco 12 un uomo elegantissimo mi porge la mano per aiutarmi. Nel frattempo un lui nudo mi passa vicino. La sua signora gli dice di voler bere qualcosa e lui risponde: “Devo almeno mettermi la camicia”. I giochi andranno avanti ancora per un bel po’. Ma noi dobbiamo tornare a Milano e sono già le due del mattino. Abbiamo incontrato solo coppie, tutte giovani, tutte complici. Peccato per la musica disco a palla e per il bigino che non ci è servito. Il vocabolario tascabile neppure.