È un’emergenza conclamata che affligge migliaia di famiglie americane, con decessi in costante aumento negli ultimi anni. E anche i bambini non sfuggono alle conseguenze del consumo degli adulti: al centro il Fentanyl, oppiaceo sintetico responsabile di una una vera e propria epidemia e fino a 300 morti al giorno, e che la scorsa settimana ha ucciso Nicholas Dominici in un asilo del Bronx. La droga, ha detto la polizia di New York, era nascosta sotto il materassino dove il piccolo dormiva nella stanza riservata ai riposini dei piccoli che frequentavano la struttura. Altri tre bambini sono stati ricoverati in ospedale dopo essere stati esposti al potente oppiaceo. La polizia ha trovato un chilo di fentanyl nascosto sotto il materasso dove dormivano i bimbi e nell’asilo sono state rinvenute anche le ‘presse’ per impacchettare la droga. I piccoli coinvolti, tutti tra gli 8 mesi e i due anni, si sono intossicati inalando la potente droga. Ai tre bambini ricoverati in ospedale è stato somministrato il Narcan, il medicinale usato per bloccare l’overdose da oppiacei. La polizia ha arrestato la titolare dell’asilo, Grei Mendez, e il cugino di suo marito, Carlisto Acevedo Brito, che affittava una stanza all’interno della casa che ospitava l’asilo.
Per loro i procuratori federali di Manhattan preparano incriminazioni per possesso e spaccio di droga ed omicidio. E’ invece ancora ricercato il marito di Mendez, che – chiamato dalla donna dopo che i bambini hanno iniziato a stare male – ha portato via dall’asilo diverse buste, come dimostrano le registrazioni di telecamere di sorveglianza. “Gli imputati hanno avvelenato quattro bambini, uccidendo uno di loro, perché gestivano un traffico di droga da un asilo, un posto dove i bambini dovrebbero essere al sicuro non circondati da una droga che può ucciderli all’istante”, ha dichiarato il Manhattan US Attorney, Damien Williams. Si è intanto aperta una polemica sul fatto che l’asilo fosse uno dei 6mila ‘day care’ casalinghi che hanno ottenuto dal comune di New York l’autorizzazione ad operare. L’asilo, che si chiamava Divino Nino, aveva superato un’ispezione a sorpresa proprio questo settembre. “Mi dispiace, ma i miei ispettori non sono addestrati a cercare fentanyl, ma forse dobbiamo iniziare a farlo”, è stato il commento dell’assessore alla Sanità, Ashwin Vasan.
Già ad aprile una bambina di 10 mesi, nipote dello scrittore Paul Auster, era morta per un’overdose di eroina e fentanyl a Brooklyn. La neonata, Ruby Auster, è stata trovata priva di sensi il primo novembre in una casa a Bergen Street, a Park Slope. In seguito è morta in ospedale. È stata l’autopsia a stabilire la causa del decesso: “intossicazione acuta” da droghe.