Il mercato auto dell’Unione Europea ha chiuso il mese di agosto in crescita del 21%, con 787.626 immatricolazioni: si tratta della tredicesima mensilità consecutiva di aumento delle vendite (particolarmente significativa, perché di solito in estate gli acquisti di nuove autovetture rallentano), dovuta per lo più all’effetto traino dei mercato principali (Germania +37,3%, Francia +24,3% e Italia +11,9%). Le auto a benzina sono ancora le più acquistate, ma la loro fetta di mercato è passata dal 38,7% di agosto 2022 al 32,7% del mese scorso.

Da segnalare c’è l’aumento di ben il 118% delle vendite di auto elettriche, che per la seconda volta hanno superato quelle di veicoli con motori diesel, conquistando il 21% del totale con 165.165 immatricolazioni. Le vendite sono state trascinate dalla Germania, ma va ricordato che ad agosto in diversi paesi scadevano gli incentivi per il loro acquisto. Da gennaio ad agosto, nondimeno, le vendite di EV sono aumentate del 62,7%, con oltre 1 milione di unità. In controtendenza l’Italia, dove la quota delle elettriche non supera il 3,9%: peggio hanno fatto solo Polonia (3,5%), Croazia (2,8%), Repubblica Ceca (2,7%) e Slovacchia (2,4%).

In aumento del 5,5% il mese scorso anche le ibride plug-in, ovvero quelle ricaricabili alla spina, per un totale di 58.557 esemplari. Nonostante questa crescita, la loro quota di mercato è scesa dall’8,5% al 7,4% ad agosto, anche per la pesante debacle in Germania (-41%).

Sul versante dell’elettrificazione le preferite continuano ad essere le vetture ibride elettriche non ricaricabili, cresciute del 29% ad agosto. Una prestazione che le ha portate a pesare per un quarto del mercato UE, con 1,8 milioni di immatricolazioni nei primi otto mesi dell’anno.

Ma quali sono i fattori di rischio, che potrebbero minare il trend virtuoso dell’auto in Europa? Su tutti la debolezza della domanda dei privati, che secondo il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, “è fortemente ostacolata da due fattori. Il primo è costituito da incertezze sul tipo di alimentazione per la nuova auto da acquistare legate alla transizione energetica, il secondo è la forte crescita dei prezzi delle auto e l’aumento del costo del denaro che ha determinato significativi incrementi anche del costo del finanziamento per l’acquisto”.

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