Solo due giorni fa, lo scorso 18 settembre, vi avevamo parlato del “caso” dell’influencer che, stando a quanto raccontato dal proprietario della pizzeria napoletana Errico Porzio, avrebbe dato per scontato di poter mangiare gratis. Una pretesa o un fraintendimento? Adesso nuovi dettagli arrichisiscono quella sembra stia diventando una soap (di chi è la regia? Ah, a saperlo). Bando alle ciance: cos’è accaduto di nuovo? Il titolare del locale, in un TikTok che conta oltre 1.2 milioni di visualizzazioni, ha spiegato la propria versione dei fatti: “Stamattina l’inferno: giornali, tv, radio, di tutto e di più mi contattano per sapere chi è questa influencer, ora te lo dico io chi è. Segui il video fino all’ultimo”, ha esordito. Poi ha continuato facendo un piccolo riassunto dell’accaduto e dunque ha aggiunto: “Orario di pranzo, arriva una bellissima ragazza che non passa inosservata e si siede ad un tavolo dove già c’erano altre due persone. Uno dei miei collaboratori la riconosce e le chiede subito una foto. Lei, con gentilezza, si presta a fare questa foto. La ragazza torna al tavolo, ordina la pizza e arriva. Lei, consapevole che l’hanno riconosciuta, comincia a fare foto e video a questa pizza e posta tutto su Instagram”. “Finiscono di mangiare la pizza e il tavolo chiede il conto. Non l’avessero mai fatto, e che succede? – ha continuato Errico Porzio con pungente ironia -. Portiamo ovviamente il conto, loro ovviamente pagano e lei ovviamente cancella tutte le storie da Instagram perché dopo pochi minuti mi manda un messaggio dicendo che si sente delusa e meravigliata perché il suo lavoro prevede una collaborazione fra le parti, cioè fra lei e noi in questo caso, e quindi con le sue stories avrebbe pagato il pranzo. Ma c’è qualcosa che non torna”. “Voglio pure ammettere che nel 2023 esista questa figura dell’influencer, che non voglio chiamare lavoro per rispetto di tutte quelle persone che si fanno un… una schiena così – ha detto Porzio -, e quindi se io ti chiamo per una sponsorizzata è giusto che ti pago. Ma io, a te, non ti ho mai chiamato. Ho fatto bene o ho fatto male? Scrivetemelo nei commenti. Il nome dell’influencer? Si chiama..”, e parte il beep. Di chi si tratta, allora? Il mistero è stato risolto dalla diretta interessata che, non si sa esattamente per quale motivo, ha deciso di palesarsi.
LA REPLICA DELLA RAGAZZA: “NON MI REPUTO UNA INFLUENCER, PROVO FASTIDIO PER QUESTA ETICHETTA”
Il suo nome è Barbara Gambatesa, 3.6 milioni di follower su TikTok e milioni di visualizzazioni. Soprannominata anche “la laureata di TikTok“. Il motivo? Il suo video più visualizzato – 61.3 milioni di visualizzazioni (sì, avete letto bene) – venne girato proprio il giorno della sua laurea. A far parlare fu l’outfit – giudicato da molti “esagerato” – scelto per il grande giorno, ma anche la reazione curiosa di uno dei professori presenti in aula. Ad ogni modo torniamo ad oggi e, in particolare, alla risposta che Barbara ha voluto dare al proprietario del locale. “Hanno parlato tante persone e non sono mai intervenuta e quindi è il caso che lo faccia anche io”, ha esordito nel filmato opportunamente accompagnato da una musica drammatica di sottofondo che neanche durante una puntata di Chi L’ha Visto. Poi la ragazza ha cominciato a raccontare tutto nei dettagli: “Mi sono trovata catapultata in questa situazione. C’è stato un grande, grandissimo fraintendimento e mi dispiace per questo, c’è stata una situazione spiacevole che spero si possa chiarire il prima possibile, specialmente con Errico. Premetto che non sono nessuno e non mi sento superiore a nessuno, anzi mi dà fastidio sentirmi etichettare come ‘influencer’ perché non lo sono, non che questo sia un’offesa però non mi reputo tale”. Giustamente lei è, infatti, la “laureata di TikTok”.
“Andiamo a noi – ha continuato -, sabato scorso io e i miei amici entriamo in pizzeria. Ho ricevuto un’accoglienza bellissima, che non mi aspettavo. Un dipendente che lavorava lì riconosce il mio ‘personaggio’ e mi vengono chieste delle foto che abbiamo fatto in un secondo momento perché nel frattempo mi fanno accomodare e mi portano questa pizza estetica, dunque non commestibile. Un gesto carinissimo che ho documentato con foto e video che ho mandato al mio fidanzato”. Quindi Barbara ha continuato a spiegare la propria versione dei fatti: “La pizza era buonissima, ci tornerei altre 100 volte. Quindi è seguito un accordo tra noi e il personale del locale secondo il quale io avrei dovuto fare dei contenuti su Instagram per ricevere il servizio in forma gratuita. [..] Si struttura un patto, un accordo. Premetto che il signore Errico Porzio non era presente. Ad un certo punto mi hanno invitato a fare delle foto con il logo dell’attività alle mie spalle. Mangiamo, stringiamo anche amicizia, parliamo. Alla fine ci alziamo per andare a ringraziare alla cassa e, come persone normali – perché noi questo siamo – ci viene stampato lo scontrino, cacciamo (tiriamo fuori, ndr) i nostri soldi e ognuno di noi paga. Con il sorriso salutiamo, ma non vi nego che ci sono rimasta male”. Infine la ragazza ha concluso: “Non ho mai scroccato in nessun locale né tantomeno sento il bisogno sento il bisogno di farlo, sono cresciuta in una famiglia modesta e sono stata educata, la mia immagine non può essere sporcata in questo modo, senza neanche conoscermi. Sì, ho rimosso le storie perché ho un’agenzia dalla quale sono seguita e con la quale ho dei vincoli. Nel momento in cui i patti sono venuti meno, mi sono sentita costretta ad eliminare le stories. I social non sono il mio lavoro anche se fatturo, ho una partita iva e pago le tasse come tutti. Si sta esagerando, mi dispiace. Questo è bullismo, non lo auguro al mio peggior nemico[..]”. I commenti del web? Non li conosciamo, dal momento che Barbara ha deciso di disattivarli.