La politica migratoria dell’Europa? Un disastro annunciato. Dovrò impormi una autocensura preventiva, perché ho sempre parlato chiaro sui banchi del Parlamento europeo ma mi sono attirato fulmini, insulti e una persecuzione giudiziaria. Se dicessi chiaramente cosa penso di questa immigrazione selvaggia, finirei in tribunale”. Così esordisce ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta (Radio Cusano Campus) l’esponente della Lega Mario Borghezio, che però per tutta l’intervista tradisce puntualmente il suo nobile proposito iniziale.
“L’Europa deve decidere se fare una politica africana – aggiunge l’ex europarlamentare – Non esiste una politica africana della Ue. Che non esista una politica africana dell’Italia lo sanno anche le pietre e non stupisce nessuno, perché l’Italia a livello internazionale non conta un cazzo. Ormai è evidente che ci sia il rischio drammatico di invasione, anche se pochi hanno il coraggio di dirlo con chiarezza. Lo hanno capito tutti. Lo ha capito persino la sinistra. Le soluzioni? Non possono essere morbide, ma concrete ed efficienti”.

Diverse le scudisciate che Borghezio riserva al governo Meloni e in particolare al leader del suo partito, Matteo Salvini: “Le cose che aveva preannunciato questo governo potrebbero essere utili, ma le vedo attuate con troppo garbo e troppa delicatezza. Ho l’impressione che a Roma abbiano paura di essere tacciati di razzismo fascistoide. Credo cioè che siano ricattati sul piano della comunicazione e quindi fanno sempre le cose a metà. La gente in Italia ha votato i partiti che promettevano il blocco navale, che fino a stamattina si è visto solo nelle promesse di questo governo”.
E rincara: “Io a Pontida ho parlato con gli elettori della Lega e devo dire che erano tutti con me: il nostro elettorato è deluso e si sente in qualche misura tradito. Avrò fatto 500 selfie, a dimostrazione del fatto che persino un pensionato come me può essere un punto di riferimento per un elettorato che pensa di aver votato quelli che promettevano sfracelli e invece non fanno un cazzo”.

Borghezio poi critica duramente la presenza di Marine Le Pen a Pontida: “È un personaggio politico noto per la sua avversione per l’autonomia e per i diritti dei popoli. Pensiamo alla durezza con cui tratta il tema dei baschi e dei corsi. La signora Le Pen proprio ieri, dopo essere stata a Pontida e aver annunciato che è dalla parte dei popoli, ha dichiarato che si opporrà con tutte le sue forze all’adozione delle lingue regionali nelle scuole francesi, cioè uno dei capisaldi originali della Lega“.
E ripete a mo’ di mantra: “Comportamenti del genere a casa mia sono delle puttane politiche. Non ‘puttana’ nel senso personale, eh. Ricorda i vecchi democristiani che un mese prima delle elezioni sfoderavano l’anticomunismo e il giorno dopo le elezioni andavano a letto coi comunisti. I vertici della Lega devono capire che i nostri elettori non amano le puttane politiche ma sono dei buogustai”.



E aggiunge: “Salvini non dà indicazioni precise sul tema dell’immigrazione. Non sta dicendo alla Ue che deve fare una politica africana. Lui dice soltanto che l’Europa non fa niente. Idem la Meloni. Nel centrodestra l’unico che, non dicendo un granché, almeno non sbaglia è Tajani che cerca di far capire alla Ue i nostri problemi. Ma Salvini e Meloni parlano a vuoto”.

Al momento di congedarsi, il bossiano duro e puro dà in diretta il suo numero di telefonino, pregando i conduttori di chiamarlo a ogni ora del giorno: “Bossi ci diceva che i parlamentari eletti dovevano essere sempre sempre a disposizione. Io lo stipendio non ce l’ho più ma ho la pensione – chiosa – grazie alla Lega che mi ha portato lungamente nei Parlamenti. Io sono disponibile 24 ore su 24 sia per quelli che mi hanno votato in passato, sia per quelli che mi hanno insultato, a differenza di quei pezzi di merda che oggi si fanno eleggere e non rispondono al telefono. Viva la vecchia Lega“.

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