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Equinozio d’autunno 2023, quando cade e perché non è il 21 settembre

L’equinozio d’autunno 2023? Arriva un po’ in ritardo. Anzi no, cadrà lo stesso giorno degli altri anni. Però non sarà il 21 settembre. Infatti, diversamente dalla vulgata comune che vuole la scadenza astronomica del cambio di stagione il giorno 21 ogni tre mesi dell’anno – 21 dicembre, 21 marzo, 21 giugno, 21 settembre – è proprio nel nono mese a cavallo tra estate e autunno che il giorno 21 non viene rispettato da anni. Intanto l’equinozio d’autunno 2020, il giorno in cui la durata del giorno è esattamente uguale alla durata della notte e si dirà definitivamente addio all’estate, sarà alle 3:03 di venerdì 23 settembre.

E pensate la convenzionale data del 21 non accade da tempo e accadrà, secondo i calcoli di astronomi e matematici, soltanto nel 2093 e nel 2096. Poi per la precisione va anche sottolineato che neppure l’equinozio di primavera riesce ad essere puntuale come da tabella e quindi venga spesso anticipato al 20. Questo accade perché l’anno solare non coincide al secondo con un numero intero di giorni, ma dura 365 giorni più diversi giorni, ore e minuti (secondo alcune fonti 5 ore 48 ore e 49 minuti, secondo altre 6 ore, 9 minuti e 10 secondi ndr). A questo conto per difetto abbiamo da tempo rimediato con lo stratagemma dell’anno bisestile ogni 4 anni, ma alla fine il momento esatto degli equinozi, come logico, non si ripete mai uguale a se stesso.

Di due cose però siamo sicuri: la prima è che l’autunno meteorologico inizia il 1 settembre (e di conseguenza l’inverno l’1 dicembre, la primavera l’1 marzo, l’estate il 1 giugno) e la seconda è che presto il caldo anomali degli ultimi giorni lascerà definitivamente l’Italia, con le temperature che scenderanno di almeno dieci gradi.