“Il PD non deve fare polemica. Noi non faremo mai cartelli elettorali. Non siamo d’accordo sullo Ius soli, siamo per lo Ius Scholae”. Queste le parole del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa convocata alla Camera dei Deputati, dopo le tensioni con i dem sul tema dei migranti.
Replicando a una domanda di Luca De Carolis del Fatto Quotidiano, Conte ha respinto qualsiasi accostamento ai toni usati da Giorgia Meloni e dalla destra in tema di immigrazione, tornando ad accusare i passati governi a guida dem di “accogliere in maniera indiscriminata”. E rivendicando il dovere di chiarire le differenze anche con lo stesso Pd. “Mi accusano di parlare come la Meloni? Io ho proposto una Terza via, cosa ho a che fare io con un governo che fa propaganda sull’immigrazione? Quando ero al governo con la Lega, al di là della propaganda di Matteo Salvini, ho lavorato in Europa offrendo proposte e cercando di conquistare fiducia e credibilità. Se ottenevamo i ricollocamenti degli sbarchi non era per Salvini che non andava ai Consigli europei dei ministri dell’Interno, ma ero io che lavoravo per la ridistribuzione europea”, si è difeso.
E ancora, rivolto ai dem: “II Pd non si sente riassunto dal termine ‘accoglienza indiscriminata’? Mi sembra che sia stata questa la declinazione dei loro governi, se non è così ce lo chiariscano. Hanno tutti gli spazi per declinare meglio la loro proposta, non devono fare polemica”. Per poi difendersi: “Nessuno si permetta di schiacciarmi sulla propaganda di destra, perché noi partiamo dal rispetto dei diritti di ogni essere umano. Meloni, da donna, postò il video dello stupro di Piacenza da parte di un migrante, pur di prendere qualche voto, questo si chiama strumentalizzare. Ho mai fatto cose del genere? Ma la sinistra chiarisca quali sono le sue reali proposte. Dobbiamo soccorrerli e accoglierli dignitosamente, ma se ne arrivano 200mila l’anno, il Pd cosa propone? Ce lo dica senza fare polemiche”.