Tutto è finzione, tutto è realtà. Nel nuovo libro di Massimo Cassani, Nonostante le apparenze, Arkadia editore, il punto di partenza è questo: Pietro Delleri, documentarista sulla sessantina, deve ricostruire la vita privata di uno scrittore dimenticato e, da anni, scomparso nel nulla: Ettore Federico Bacca. Il romanzo procede su due direzioni: da un lato la vita, il lavoro e i rapporti interpersonali del protagonista con la dolce moglie Elena e con l’amico e socio nella produzione di documentari, Giaco.
Pietro Delleri è sicuramente un personaggio imperfetto che vive in un mondo imperfetto. Insomma, reale. Cassani ha l’indubbio merito di creare un personaggio che non ammicca a chi legge: non è un santo, un bel tenebroso che non commette mai peccati.
La struttura del libro è particolare. Inizia con un incontro nella Milano di Buzzati, Olivieri e quindi anche di Cassani. Un uomo e una donna parlano dell’accaduto. E la donna all’uomo dice due cose. La prima: di scrivere “questa storia”. La seconda: nella storia (lei avrà un ruolo importante nel finale) “chiamami Emma”. (Infatti: Tutto è finzione, tutto è realtà…) Poi, pagine su pagine, sulla vita dei protagonisti e dello scrittore scomparso, Ettore Bacca. Quindi la svolta: l’incontro del protagonista con la nipote del Bacca, Giulia. Da Giulia in poi il romanzo ha ritmo, ha insomma le caratteristiche del libro che racconta e svela, ma fino a un certo punto.
Nonostante le apparenze non è un romanzo psicologico né un giallo: è un bel romanzo (pirandelliano) che racconta ma che lascia spiragli. In tutti i personaggi di Cassani splende la luce del sole, ma che coesiste con la notte e il buio.
Nonostante le apparenze di Massimo Cassani (giornalista, giallista, docente alla Bottega di narrazione di Giulio Mozzi), Arkadia editore.