Di nuovo pessime notizie per gli automobilisti, in attesa che il governo batta un colpo e conceda un qualche sollievo sul fronte fiscale applicando, se mai lo farà, il meccanismo delle accise mobili, previsto dal decreto Trasperenza dello scorso gennaio . La Russia ha introdotto un divieto temporaneo alle esportazioni di benzina e gasolio con l’obiettivo di “stabilizzare” e ridurre “i prezzi del carburante sul mercato interno”. Il decreto governativo che stabilisce le limitazioni ha effetto immediato. Gli agricoltori di alcune regioni russe non sarebbero stati in grado di raccogliere il grano a causa della carenza di carburante per le macchine agricole. Il divieto di esportazione non si applica ai paesi dell’Unione economica eurasiatica, di cui, oltre alla Russia, fanno parte Armenia, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan.

Immediata la reazione dei prezzi all’ingrosso in Europa di benzina e diesel, inevitabile che questa misura si traduca in ulteriori rialzi dei listini dei distributori. .

Le raffinerie del mondo già faticano a produrre abbastanza carburante a causa delle limitate forniture di greggio da parte di Russia e Arabia Saudita. “Nonostante si tratti solo di un divieto temporaneo, l’impatto è significativo poiché la Russia rimane un importante esportatore di diesel verso i mercati globali”, ha affermato a Bloomberg Alan Gelder , vicepresidente dei mercati di raffinazione, prodotti chimici e petrolio presso la società di consulenza Wood Mackenzie Ltd. “Il sistema di raffinazione globale lottano per sostituire i volumi russi perduti in un momento in cui le scorte globali di diesel sono già a livelli bassi”. Nell’Europa nordoccidentale, il premio dei futures diesel di riferimento rispetto al petrolio greggio – noto come crack ICE Gasoil – è salito bruscamente , superando i 36 dollari al barile. Anche i futures del diesel con consegna a ottobre sono diventati più costosi rispetto ai barili con arrivo nel mese successivo. L’anno scorso, le esportazioni russe via mare di gasolio sono state di circa 0,95 milioni di barili al giorno, il 3,4% del fabbisogno globale.

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