“Alcuni elementi del sistema tedesco sono positivi, il M5s è disponibile a confrontarsi con le altre opposizioni sul tema delle riforme. Ma invece possiamo sederci al tavolo con una maggioranza che propone ‘il premierato fortissimo’? Ovvio che non sarà possibile”. A sottolinearlo è il presidente del M5s Giuseppe Conte, rispondendo in conferenza stampa alla Camera ad una domanda sulla proposta del leader di Azione Carlo Calenda per un’iniziativa delle opposizioni sulle riforme, cercando una convergenza sul cancellierato.
Conte ha attaccato l’esecutivo Meloni, che intende “stravolgere l’assetto con l’elezione diretta del premier, che dove è stata introdotta ha fatto disastri”. E ancora: “Non vogliamo affidarci all’avventurismo costituzionale e creare un pasticcio. Abbiamo un Parlamento molto debole, il governo fa approvare 4 decreti al mese, quindi non è che non riesce ad esprimere un indirizzo. Il problema è la durata dei governi, e su questo bisogna intervenire. Sicuramente la sfiducia costruttiva è la chiave di volta. Poi bisogna rafforzare, più che il governo, il presidente del Consiglio, che oggi non può rimuovere un ministro che non si dimostri all’altezza del suo ruolo. Basta intervenire su questi due aspetti, senza stravolgere l’assetto costituzionale, per ottenere ottimi risultati”. E non manca un affondo alla presidente del Consiglio Meloni sul caso Santanché, dopo che i pm hanno rigettato il concordato e chiesto il fallimento di Ki Group: “Oggi la Meloni deve chiedere la cortesia alla Santanchè di dimettersi, spero lo stia facendo per dignità delle istituzioni”.
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