Dopo l’archiviazione dell’inchiesta a Perugia, la Procura di Milano ha avanzato richiesta formale per avere le registrazioni integrali e le trascrizioni dei verbali di Piero Amara, ex consulente esterno dell’Eni coinvolto in inchieste per corruzione in atti giudiziari, e farli entrare così nel fascicolo del procedimento, in fase di udienza preliminare, che vede l’avvocato accusato di aver calunniato, proprio con le sue dichiarazioni, 65 persone indicandole come affiliate all’ormai nota e fantomatica loggia segreta Ungheria.
L’archiviazione di Perugia – Secondo il giudice per le indagini preliminari di Perugia, non esisteva una “struttura organizzativa”, non c’era “un azione organizzata programmata e pianificata” capace di “interferire sull’esercizio di istituzioni pubbliche e soprattutto capace di agire come contropotere”. I verbali dell’ex consulente legale esterno di Eni – in cui sosteneva che la loggia fosse formata a suo dire politici, magistrati e imprenditori tutti calunniati – hanno ottenuto non lo svelamento di un gruppo di potere pronto a tirare le fila nelle stanze di bottoni del potere, ma solo lo squasso della procura di Milano, tra veleni e processi, e tanti fascicoli per calunnia. Il giudice nell’archiviazione infatti parla di “singoli interventi” e “nessun contropotere”.
Il giudice scrive: “… da un lato manca una ricostruzione della struttura organizzativa della associazione segreta denominata loggia Ungheria limitandosi l’esposizione del dichiarante a descrivere singoli rapporti di particolare amicizia o colleganza tra alcune persone, dall’altro lato le iniziative descritte dal dichiarante siano esse riscontrate o no, non sono attribuibili ad un gruppo organizzato ma ad un intervento di singole persone alcune quelle con la forza più incisiva e determinante anche estranee all’associazione e quindi operanti in difetto di quell’affectio societatis necessario a integrare la fattispecie associativa contestata”. Singoli interventi di persone non collegabili nell’inesistente associazione.
“In altri termini non emerge nella stessa prospettazione del dichiarante Amara un’azione organizzata programmata e pianificata da parte di un gruppo specifico di persone tra di loro associate segretamente diretta ad interferire sull’esercizio di istituzioni pubbliche e soprattutto capace di agire come contropotere tale da sostituirsi agli organi pubblici legittimi detentori dei poteri decisionali ingerendosi e intromettendosi nelle relative decisioni, ma tutt’al più emergono – ragiona il giudice – delle condotte di mera pressione o di influenza poste in essere di volta in volta dai singoli soggetti per conseguire finalità esclusivamente personali non comuni dell’associazione né ad essa sovraordinate occasionalmente perseguite che consistono in una serie di iniziative individuali dirette ad influenzare l’esercizio delle funzioni pubbliche avvalendosi di una significativa rete di relazioni che è stata certamente costruita e fortificata da Piero Amara senza che sia possibile enucleare con efficacia dimostrativa propria di un procedimento penale gli estremi di una associazione segreta penalmente rilevante che in quanto tale sia capace di sostituirsi ai centri decisionali pubblici operando appunto come contropotere diretto ad interferire sull’esercizio delle funzioni pubbliche”.
L’udienza preliminare per le calunnie – Nell’udienza preliminare, che si è aperta davanti al giudice per l’udienza preliminare Guido Salvini, Salvino Mondello, difensore di Amara, imputato assieme al suo collaboratore Giuseppe Calafiore, ha chiesto di acquisire le registrazioni integrali con le loro trascrizioni delle dichiarazioni del suo assistito sulla presunta loggia che, tra il dicembre 2019 e il gennaio 2020, hanno riempito 5 verbali, nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto ‘falso complotto Eni’. Nel fascicolo milanese sono rimasti solo i verbali in forma riassuntiva, mentre quelli integrali e gli audio con le registrazioni dei faccia a faccia pm-Amara nel 2021 sono stati trasmessi per competenza a Perugia, dove appunto l’inchiesta è stata archiviata. Così il procuratore Marcello Viola ha chiesto oggi al collega Raffaele Cantone l’invio dei verbali e degli audio, che saranno presto inoltrati a Milano. È stato acquisito anche il provvedimento di archiviazione del gip di Perugia. Nel frattempo, l’ex procuratore aggiunto di Siracusa, Giuseppe Toscano, una delle decine di parti offese, ha presentato un’integrazione di denuncia contro Amara e la sua posizione dovrebbe, dunque, arrivare in udienza preliminare, assieme alle altre che hanno chiesto di entrare come parti civili.